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Truffe online anche su Whatsapp: Intesa SanPaolo e Poste Italiane in allarme

Sono settimane di fuoco quelle che stanno vivendo due dei maggiori Istituti di Credito italiani: Intesa SanPaolo e Poste Italiane che vengono persino chiamate in causa per via delle numerose truffe avvenute.

Negli scorsi mesi, difatti, si sono verificate numerosi inganni ai danni dei clienti che hanno subito veri e propri prosciugamenti dei conti correnti.

Queste trappole hanno avuto luogo soprattutto tramite due canali: sms e email. Come noto, infatti, le truffe su WhatsApp sono ormai all’ordine del giorno e se ne sentono di tutti i colori quando si va ad indagare ma anche le email phishing si stanno diffondendo a macchia d’olio.

Purtroppo non esiste un vero e proprio modo per difendersi da queste bufale se non essere intelligenti nel riconoscerle.

Come difendersi

Ormai i cybercriminali si impegnano sempre di più nell’architettare piani degni di criminali rinomati. Con sempre più risorse a disposizione, i suddetti sono in grado di riprodurre i siti internet degli istituti di credito ad opera d’arte. 

Nonostante ciò, con un po’ di impegno, ci si può difendere adeguatamente. Sono quattro le regole da ricordare costantemente:

  1. Intesa SanPaolo, come Poste Italiane, non contatta i propri clienti via SMS, WhatsApp incluso ed email. Può succedere di ricevere delle comunicazioni sulla propria posta elettronica ma queste non riguarderanno MAI il proprio conto corrente o dei bonifici o degli avvisi sulle proprie movimentazioni.
  2. Quando si riceve un messaggio ambiguo, bisogna sempre controllare il testo adeguatamente, se poi è presente un collegamento, non bisogna aprirlo in modo precipitoso. Inoltre, si può vedere se il sito linkato è legittimo: quando il suo protocollo inizia con https ci si può fidare.
  3. Controllare sempre l’oggetto del messaggio: se esso riguarda qualcosa di strettamente personale, l’email o il messaggio saranno falsi.
  4. Infine, se si nutrono dei dubbi, è sempre meglio richiedere un appuntamento nella propria filiale o chiamare un numero verde.
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Pubblicato da
Paola Carioti