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Bitcoin: truffe e hacker mandano in crisi la criptovaluta insieme agli Ethereum

Nel mondo della neo-finanza, composta essenzialmente di denaro digitale, i pericoli di attacchi da parte di malintenzionati, che vogliono arricchirsi e creare scompiglio, sono sempre delle spiacevoli eventualità che bisogna tenere in conto. Specialmente nel mercato asiatico che, a partire da un po’ di anni, è sempre in costante ascesa; quindi, da un lato, non c’è da stupirsi molto se in un luogo, seppur virtuale e non tangibile come quello della neo-finanza, dove circolano milioni e milioni di dati relativi ai soldi, si possono verificare situazioni del genere.

A stupire, invece, è il nome di coloro i quali hanno avuto la sfortuna di subire un tremendo attacco finanziario da parte di alcuni hacker, ancora non meglio identificati. La società che ha subito questi attacchi infatti è la Conrail, una nota azienda che si occupa principalmente di scambi di criptovalute in Corea del Sud. Un’azienda che aveva fatto dell’affidabilità e della garanzia di sicurezza degli importanti slogan a livello di marketing durante le varie campagne promozionali.

 

Bitcoin: ancora sotto attacco la cryptovaluta

E quali sono i danni subiti a seguito di questo attacco informatico? Si tratta di effetti immediati, talmente immediati che è possibile già ravvisarli in alcuni dati importanti. Il bitcoin nel mese di dicembre scorso valeva circa 22 mila dollari, mentre oggi è scesa sotto la soglia psicologica dei 7 mila dollari.

Inoltre, non appena sono state riprese le varie attività relative alle contrattazioni, sono stati bruciati circa 46 miliardi di dollari, che corrispondono all’ 11 % delle contrattazioni perse. E’ anche giusto precisare che questi dati molto probabilmente subiranno delle modifiche, poiché si ignora ancora la cifra delle criptomente

rubate dagli hacker.

Questo evento non è altro che un’ulteriore tegola sulla testa del bitcoin, che era nato con la promessa di sostituire definitivamente il denaro fisico, ma che, soprattutto durante questo 2018, ha generato quasi solamente delle perdite consistenti, in particolar modo per le grandi aziende che hanno deciso di adottare questo sistema economico digitale.

Non è la prima volta che si verificano degli episodi del genere. Ma quest’ultimo attacco, sebbene non più grave o dannoso degli altri, ha scatenato una grande ondata di panico negli investitori, che adesso temono sempre di più di rischiare di perdere il loro denaro con una così grande facilità.

A dire il vero, non è neanche la prima volta che il bitcoin scende sotto l’allarmante soglia psicologica dei 7 mila dollari. Infatti il record negativo della moneta virtuale è ancora in piedi; questo primato negativo consiste infatti in circa 6.500 dollari, raggiunti durante il mese di marzo, a cui è però subito seguito una ripresa. Una ripresa che, inutile dirlo, è stata bruscamente interrotta a seguito di questo ennesimo attacco informatico.

E’ anche vero che il bitcoin, dopo l’inevitabile euforia iniziale dello scorso anno, non ha ancora raggiunto una diffusione su larga scala, quindi non è ipotizzabile che non ci sarà un grande danno; ma allo stesso modo è vero il fatto che questi continui attacchi non giovano affatto alla salute di questo primordiale sistema economico.

Probabilmente ci sarà ancora una volta una ripresa dal punto di vista finanziario, ma senza ombra di dubbio si prospettano tempi duri per il bitcoin.

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Pubblicato da
Redazione