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Amazon al centro di una bufera negli Stati Uniti a causa del suo software

Questa volta la piattaforma di e-commerce Amazon l’ha combinata bella grossa. Negli Stati Uniti è accusata di aver venduto il suo software di riconoscimento facciale alla polizia.

Il software si chiama Amazon Rekognition e l’idea è proprio quella di utilizzarlo sulle telecamere che gli agenti di Polizia saranno obbligati a indossare entro tre anni.

 

Amazon nella bufera: ha venuto il software di riconoscimento facciale alla Polizia

L’ex Presidente Obama, in seguito all’omicidio del 18enne Michael Brown, in cui è stato freddato da un poliziotto, ha stabilito che ogni agente di Polizia dovrà indossare una telecamera entro 3 anni. Lo stanziamento era di 75 milioni di dollari e l’obiettivo è, ovviamente, quello di evitare altri casi simili a quello citato precedentemente. Indossando la telecamera, ci sarà più possibilità di documentare ogni mossa di coloro che sono in servizio.

Il supporto critico, ha sempre messo in guardia questo sistema, dal fatto che i dispositivi integrati nella divisa, non osserverebbero solo la Polizia, ma l’intera comunità. Alcune organizzazioni umanitarie, hanno sollevato una polemica

dove le accuse, si muovono contro chi avrebbe contribuito a finanziare questo piano, cioè la piattaforma Amazon.

I documenti pubblicati dall’American Civil Liberties Union of Northen California, evidenziano come Amazon stia vendendo il suo software per il riconoscimento facciale alla Polizia. La tecnologia è stata lanciate nel 2016 e i primi clienti sono stati proprio i dipartimenti di Polizia, generando ricavi per 17 miliardi di dollari. L’organizzazione Aclu, insieme ad altre ha scritto una lettera al CEO dell’azienda Jef Bezos. La richiesta è quella di “smettere di contribuire a creare un’infrastruttura di sorveglianza governativa che minaccia in modo grave i consumatori e le comunità in tutto il Paese“.

Amazon, ha risposto alla lettera attraverso un comunicato pubblicato sul New York Times. Ecco le sue parole: “la società ha offerta una tecnologia che possa automatizzare il processo di identificazione di persone, oggetti e attività“. Aggiunge anche che: “la società richiede che i clienti rispettino la legge e siano responsabili quando la usano“.

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Pubblicato da
Veronica Boschi