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Instagram: arrestate e condannate dopo aver spacciato cocaina in cambio di likes sul noto social

Un mulo della droga ha dichiarato di aver cercato di contrabbandare 11 milioni di euro di cocaina in Australia. In cambio c’era la possibilità di pubblicare selfie su Instagram durante una vacanza gratis, ricevendo likes.

L’escort Melina Roberge, 24 anni, è finita in tribunale per aver preso parte a tale tentativo di contrabbandare la droga. L’accaduto ha avuto luogo a Sydney a bordo di una nave da crociera di lusso. Melina ha detto al tribunale distrettuale del New South Wales che ha rischiato un ergastolo in una prigione australiana. Roberge è stata condannata a un periodo di 4 anni e 9 mesi di prigione prima che possa essere deportata in Canada.

Tre sono i canadesi che hanno ammesso il contrabbando di 95 kg di cocaina in valigie a bordo della MS Sea Princess nel corso di una crociera nel 2016. Il viaggio è iniziato in Gran Bretagna e continuato in Irlanda, Stati Uniti, Bermuda, Colombia, Panama, Ecuador, Perù, Cile, poi l’Australia.

Il Regno Unito è il maggiore esportatore mondiale di cocaina ed eroina legali.
Il giudice Kate Traill ha condannato la motivazione del crimine di Roberge come “un’accusa molto triste”, “per i suoi coetanei i mi piace che ricevono è la loro valuta“. “Era sedotta dallo stile di vita e dall’opportunità di pubblicare foto affascinanti su Instagram da tutto il mondo“, ha affermato il giudice. “Voleva essere l’invidia degli altri. Dubito che lo sia adesso.”

La compagna di Roberge con cui ha condiviso una cabina, Isabelle Lagace, 29 anni, è stata condannata a sette anni di prigione retrodatata al loro arresto. Anche Lagace sarà espulsa dopo aver scontato un periodo di quattro anni. La polizia con cani da fiuto ha trovato 35 kg di cocaina nella loro cabina il 28 agosto 2016, quando il transatlantico, gestito da Princess Cruises, si è ancorato a Sydney.

Due ragazze, e un terzo complice, circa due anni fa hanno deciso di contrabbandare droga in cambio di vacanze gratis e likes su Instagram

Lagace ha detto alla corte che ha preso parte per saldare un debito in Canada. Roberge non ammise il suo senso di colpa fino a qualche giorno prima che il suo processo iniziasse a febbraio. Roberge ha descritto in tribunale la controparte dell’accordo come il suo “sugar daddy”. Però non l’ha mai identificato per paura di ripercussioni per la sua famiglia in Canada.

Il terzo complice, Andre Tamin, 65 anni, sarà condannato a ottobre. È stato catturato con 60 kg di droga nella sua cabina. In una dichiarazione giurata ammessa alla corte, Roberge ha detto che al momento era “una giovane donna stupida” governata da obiettivi superficiali. “Ho devastato così tante persone nel processo”, ha scritto.

La corte ha sentito Roberge raccontare di aver incontrato il suo “sugar daddy” nel 2015, hanno iniziato una relazione intima mentre lei lavorava come escort per lui. L’ha invitata a lavorare come escort nel 2016 durante un viaggio in Marocco, dove per prima l’ha intimata di prendere parte a un viaggio di contrabbando di droga. Il giudice Traill ha detto che l’allora ventiduenne era “lì per sembrare carina”, facendo da richiamo al narcotraffico sotto coperta.

Roberge era anche motivata dal profitto. Le è stato promesso il biglietto, € 4,000 (£ 3,500) in denaro da spendere una volta tornata a casa. Il Dipartimento della sicurezza nazionale degli Stati Uniti e l’Agenzia dei servizi di frontiera del Canada hanno identificato il trio come passeggeri ad alto rischio tra i 1.800 a bordo.

 

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano