News

Facebook, il social network ti tiene sotto controllo anche se non hai account

Facebook controlla anche chi non ha un account

In questi giorni, il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg si è ritrovato a più ripresa di fronte al congresso degli Stati Uniti. Il fulcro delle sessioni è come il social network ha gestito i dati dei propri utenti. A sorpresa, mentre rispondeva alle domande dei senatori, il CEO ha affermato che la sua compagnia monitora anche gli utenti di Internet che non hanno sottoscritto un account a Facebook.

Nessuno è al sicuro

La domanda era stata posta dal rappresentate del Nuovo Messico e Zuckerberg ha risposto che hanno attuano questo comportamento per motivi di sicurezza. La parte preoccupante è che mentre chi ha un account ha all’incirca un’idea di quello che il social network sa di loro, quelli che invece non ce l’hanno, non possono saperlo. Ovviamente la risposta dei presenti è stata quella di creare una serie di regolamenti che impedisce certi comparti ai social media in generale, ma non solo. Facebook deve anche creare un sistema che permette ai non iscritti di sapere quali informazioni hanno preso su di loro

.

Ancora più a sorpresa, più che altro per il luogo in cui l’ha detto, Zuckerberg ha dichiarato di non avere intenzione di sviluppare tale metodo. Questo lascerà i non utenti all’oscuro. Ovviamente, tale risposta non ha fatto piacere ai vari senatori ed altre figure di spicco presenti alla seduta del congresso.

“Hai detto che tutti controllano i loro dati, ma voi state raccogliendo dati su persone che non sono nemmeno utenti di Facebook, che non hanno mai firmato un consenso, un accordo sulla privacy”. Queste le parole del rappresentante degli Stati Uniti Ben Luján.

In ogni caso, le informazioni che sono saltate fuori hanno portato alcuni esperti di sicurezza informatici a chiedere un colloquio con anche i dirigenti di Google, Amazon, Reddit e Twitter. Le sedute non sono ancora finite quindi potranno saltare fuori altre inquietatati verità. Chissà cos’altro scopriremo.

Condividi
Pubblicato da
Giacomo Ampollini