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Carte di Credito: ecco le truffe del 2018 più comuni e come difendersi

La praticità delle carte di credito è sotto gli occhi di tutti. Nate negli anni ’50 in America, sono il modo più veloce per pagare e senza doversi portare dietro ingenti quantità di denaro. Inoltre il contante è da sempre lo strumento privilegiato per attività illecite e fenomeni di evasione fiscale.  Con il progressivo affermarsi dell’ e- Commerce la carta di credito è diventato uno strumento ancora più utile ed essenziale, per poter avere la possibilità di riuscire ad effettuare acquisti di numerosi e vari prodotti disponibili su diversi e disparati siti on line.

Proprio per questo motivo la sicurezza del mezzo è sempre più al centro delle politiche di regolazione dei pagamenti in differita. Ma come si sa fatta la legge trovato l’inganno. Quindi è chiaro che i malandrini del web si ingegnino sempre di più per riuscire a trovare nuovi e fraudolenti stratagemmi per spillare sempre più soldi ai poveri ed ignari consumatori. Ecco quali sono le truffe più comuni, sia online che nelle transazioni materiali, di tutti i giorni.

Le Truffe on line più diffuse

  • Skimming online: rendono vulnerabili gli ATM che sono ancora piuttosto indifesi rispetto a questi attacchi.
  • Phishing: e-mail inviate che imitano le comunicazioni delle banche e delle poste, allo scopo di strappare dati sensibili
  • Cridit Card Surcharge: consiste in aumenti inspiegabili e non comunicati nelle tariffe di prenotazione di viaggi e prenotazioni di voli. Grazie alla recente normativa sono stati eliminati questi sovrapprezzi, almeno in Europa.
  • Truffe dell’e-Commerce: link malevoli e click inconsapevoli possono fornire dati sensibili sulla propria carte di credito.

 

Le truffe nelle transazione materiali

  • Skimming: installazione di dispositivi sugli sportelli del bancomat, spesso soprattutto in prossimità della piccola fessura all’interno della quale viene inserita la carta di credito. Talvolta può capitare di trovarli installati anche sopra i distributori automatici di benzina, all’insaputa del gestore. Questo sempre al fine di sottrarre i dati più importanti riguardanti la carta.
  • Trashing: consiste nel recupero di scontrini e ricevute, al fine di risalire da queste ai dati sensibili della carta.
  • Manomissione elettronica del POS: Il POS (Point Of Sale) ovvero il dispositivo che permette le transazioni mediante carta di credito, bancomat, e prepagate, può venire hackerato, con conseguente letture della carta da parte di malintenzionati.

 

Come difendersi

La prima cosa da fare, una volta appreso che siano avvenute transazioni non consapevoli, è fare denuncia al più presto. Questo allo scopo prima di tutto di bloccare la carta, evitando altre perdite di denaro e bloccare i ladri. Poi per procedere al rimborso del maltolto e qui abbiamo notizie per voi. Grazie alla nuova normativa la responsabilità per le truffe online non ricade sul possessore della carta se la banca non ha richiesto il controllo di identità. Invece, in caso di truffe di altro genere, la responsabilità ricade solo per i primi cinquanta euro, mentre in precedenza arrivava fino a centocinquanta euro.

Infine se il rimborso viene rifiutato si può ricorrere all’Arbitrio Bancario e Finanziario, costa venti euro ma nel caso si vinca il ricorso viene rimborsato.

Ultimi consigli per l’e-commerce ci sono tre punti base da seguire:  controllare che venga rispettato il protocollo https, cambiare spesso password oppure utilizzare una carta di credito ricaricabile.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario