Huawei e la volontà di creare un proprio assisten virtuale
Huawei e la volontà di creare un proprio assisten virtuale

Questo potrebbe essere l’anno degli assistenti virtuali tanto che il colosso cinese potrebbe aver preso la decisione di unirsi ad altre grandi compagnie nell’averne uno. Attualmente i principali assistenti virtuali sono Alexa di Amazon, Google Assistant di Google e Siri di Apple, ma ce ne sono anche altri come Bixby di Samsung e Cortana di Microsoft. Per ora sono però solo congetture basate sul fatto che sono state trovate delle tracce nel firmware di EMUI.

HiAssistant

A quanto pare, all’interno dell’interfaccia di Huawei, EMUI 8.1, che è basata sul sistema operativo Android 8.1 Oreo, c’erano tracce della piattaforma HiAi Mobile Computer alimentato da HiAssistant. Un rapporto redatto da Bloomberg afferma che tale assistente sarà disponibile nel paese originario della compagnia, la Cina. Funzionerà solo coi dispositivi supportati dal chipset Kirin 970 e EMUI 8.1. L’assistente dovrebbe essere un potenziamento di HiVoice, un sistema che permette di eseguire funzioni basilari come l’attivazione di telefonate tramite comando vocale. Questa funzione è presente solo negli smartphone Huawei dentro i confini cinesi, ma non per questo si debba escludere una possibile esportazione del software.

Alcuni pezzi di codice fanno capire, tra l’altro, che l’assistente avrà il potere di controllare quasi tutte le impostazione del dispositivi tramite voce. Oltre al controllo delle impostazioni, ci sarà la possibilità di fare ricerche per cibo, emoticon, rotte di navigazione, biglietti del treno e alte cose utili per la vita di tutti i giorni. Ci sarà anche una funzione di pagamento abilitata per le principali banche cinesi.

La piattaforma utilizzata, HiAi Mobile Computer, consentirà alle app di terze parti di riconoscere scene come spiagge, fuochi d’artificio, fiori e altro ancora mentre HiVision funzionerà come Google Lens ovvero sarà capace di riconoscere diverse categorie di oggetti. Insomma il tutto fa presagire che Huawei voglia seriamente sfidare gli assistenti più potenti come quello di Google. Per raggiungere questo obiettivo però farlo non dovrebbero limitarlo alla sola Cina.

 

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