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La prima telefonata transcontinentale avvenne ben 103 anni fa, buon compleanno

 

Era il 1915, ben 103 anni fa, quando per la prima volta nella storia dell’umanità due persone divise da un intero continente riuscirono a comunicare in tempo reale: si trattava della prima telefonata intercontinentale realizzata con successo e fu uno degli eventi più importanti della storia delle comunicazioni.

Questo importantissimo traguardo venne raggiunto grazie al lavoro di Alexander Bell, un ingegnere, scienziato e inventore di origini inglesi che proprio il 25 gennaio del 1915 vide realizzato uno dei suoi più grandi progetti tecnologici: la realizzazione del servizio telefonico transcontinentale negli Stati Uniti, realizzato grazie alla collaborazione con la storica azienda AT&T, da lui fondata nel 1880.

Il lavoro di Bell, considerato a tutti gli effetti il padre e l’inventore del telefono (anche se si contende questo onore con l’italiano Antonio Meucci) e i suoi studi approfonditi di acustica e trasmissione del suono, fu ispirato dalla sua famiglia: il nonno, il padre e il fratello si occupavano da tempo di elocuzione, linguaggio e dizione, dando preziosi contributi in questi ambiti, mentre sia la madre che la moglie di Bell erano sorde. Lo stesso inventore era professore di Dizione e Psicologia vocale presso l’Università di Boston.  Facile capire perché avesse questo interesse così vivo per gli apparecchi acustici e le telecomunicazioni in generale.

La prima telefonata transcontinentale: 25 gennaio del 1915

I lavori per la realizzazione di questa prima linea transcontinentale però iniziano molto prima, già nel 1908, ma gli ostacoli erano tanti e le tecnologie dell’epoca non erano adatte a trasmettere suoni su grandi distanze, riuscendo a trasmettere un segnale molto debole e soprattutto disturbato, che rendeva inutile ogni tentativo.

Fu grazie al contributo di Lee De Forest che Bell e la AT&T riuscirono a compiere il grande passo e raggiungere il risultato sperato. De Forest è infatti l’inventore del triodo (all’epoca chiamato “audion”) un tubo elettronico che invece di avere due elettrodi come il diodo, ne presenta un terzo che funge da griglia di comando e permette di amplificare il suono in maniera molto semplice, sfruttando la corrente elettrica. Bell ne intuì il potenziale e continuò a lavorare su questa tecnologia per poterla sfruttare sulle lunghe distanze.

La prima linea transcontinentale americana venne ultimata nel giugno del 1914 e da subito cominciarono i primi test, con risultati positivi, ma l’azienda preferì aspettare un po’ prima di rivelare al mondo i suoi successi, per farlo in occasione dell’Esposizione Internazionale di San Francisco, Panama e del Pacifico. La rivelazione ebbe un enorme successo, anche grazie al grande pubblico affluito in occasione dell’Esposizione.

L’invenzione di Alexander Bell e la tecnologia di De Forest  hanno permesso di accorciare le distanze in senso virtuale e di permettere comunicazioni in tempo reale da un angolo all’altro del globo, arrivando a collegare tra loro tutti i continenti e dando una forte spinta al mondo delle telecomunicazioni, ma anche della radiofonia e dell’acustica in generale. Il triodo di De Forest è infatti alla base delle più moderne tecnologie di amplificazione del suono e tuttora molti musicisti e audiofili vanno alla ricerca di amplificatori che sfruttano questa invenzione nella sua forma originale, sostenendo come il suono sia riprodotto in maniera molto più fedele e naturale.

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Pubblicato da
Mattia Antonelli
Tags: telefonata