News

reMarkable: Il rivoluzionario tablet che imita la carta non convince

 

 

 

 

Annunciato quasi un anno fa, il tablet reMarkable è da settembre 2017 in viaggio verso i consumatori che il team creatore del prodotto stesso, chiama “paper people”.

Ottime le performances che si pregustavano dalla pagina del device. Peccato che gli utenti ad oggi, non hanno assolutamente gli stessi toni entusiastici che utilizzavano i produttori, quando reMarkable era una piacevole prospettiva.

Promesse non mantenute

Nel sito si leggeva, ad esempio, che la batteria sarebbe durata giorni. Ad oggi si leggono online commenti affranti che affermano che la batteria non supera assolutamente la giornata, anzi, dura a malapena 3 h. Ma almeno c’è chi ha potuto testarlo: alcuni utenti stanno attendendo più del necessario per riceverlo. Si segnalano ritardi nella spedizione.

Dall’azienda norvegese non c’è ancora nessun accenno rispetto alle critiche degli utenti. Si chiede a gran voce un update che possa risolvere il battery drain, e soprattutto ottenere il prodotto che era stato promesso. Il sevizio clienti tuttavia è attivo e funzionante, e l’assistenza non manca.

D’altra parte, reMarkable aggiorna spesso il suo blog, con video illustrativi su come utilizzare al meglio il device, segno che il progetto non è stato abbandonato. Il prodotto è innovativo e di fatto un esperimento brillante: i primi inceppi che gli utenti hanno individuato sono contrapposti ad una generale soddisfazione e gradimento del concept che accompagna il tablet, anche se le pretese sono alte, visto il prezzo molto elevato.

Siamo sicuri che i vari bug del device, sono i naturali difetti che accompagnano un nuovo ambizioso progetto. reMarkable ha ottime potenzialità. Questo grazie ad un team che lavora alle migliorie, ed un’idea di fondo forte ed innovativa. L’obiettivo di sostituire la carta, ben si accompagna ad una visione futuristica e sostenibile.

La carta, a breve, avrà un nuovo avversario da temere. Oltre a forbici, e Lizard   ovviamente.

 

 

Condividi
Pubblicato da
Mattia Antonelli
Tags: e-inktablet