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L’intelligenza artificiale è in grado di creare persone usandone altre.

Nvidia, compagnia con sede in California e famosa soprattutto per la produzione di processori grafici, è riuscita nell’impresa di creare un sistema che autonomamente crea volti verosimili di persone.

Ma come? Attraverso l’uso di un algoritmo basato sulla tecnica Gan (Generative adversarial network). Due reti neutrali autogestite, quindi in assenza dell’intervento umano, lavorano insieme. Una delle due, attraverso un algoritmo, ha il compito di generare mentre l’altra ha quello di contestare il risultato ottenuto così spingendo al miglioramento di esso. In questo caso le reti hanno attinto ad un database contenente più di 30mila scatti di persone famose. Combinando vari di quegli scatti riescono nel compito di creare nuovi volti di persone. Un collage iper-tecnologico praticamente perfetto. Immagini di “qualità mai vista” a detta dai ricercatori dell’azienda. Su Twitter Nvidia ha condiviso un video in cui mostra un numero impressionante di visi di persone che in realtà non esistono. A vederlo, senza essersi informati prima, non ci si accorgerebbe di essere di fronte al prodotto di un dialogo tra due intelligenze artificiali.

Ovviamente questa non è l’unica cosa che le due reti riescono riesce a fare. Sono anche in grado di creare immagini di scenari, di panorami, di oggetti, tutti caratterizzati da un’alta risoluzione. In questo però a volte il sistema commette degli errori e, strano ma vero, di questi refusi esiste anche un commercio.

La creazione di volti è solo l’ultima delle meraviglie che le intelligenze artificiali riescono a fare, infatti a Google, con l’utilizzo di WaveNet di Google DeepMind, ne hanno programmata una che riusciva a imitare alla perfezione la voce di essere umano mentre il sistema ideato da una startup, la Lyrebird, riusciva, dopo appena un minuto di campionamento, a riprodurre il timbro della voce del soggetto.

Tutto questo rimane incredibile e affascinante. Grazie a queste tecnologie si è aperto un mondo di possibilità e con i passi da gigante che sta facendo l’industria robotica chissà cosa verrà sfornato in un prossimo futuro.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario