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Huawei Mate 10 Pro, come funziona l’intelligenza artificiale del Kirin 970

“Non è uno smartphone ma una macchina intelligente” è con queste parole che Huawei ha presentato il 16 ottobre 2017 il nuovo modello della serie MATE, il 10 PRO e aumentato l’asticella del processo tecnologico che negli ultimi anni sta subendo innovazioni futuristiche.

Il perché dell’affermazione di Huawei è presto detto: al suo interno troviamo il nuovissimo processore HiSilicon Kirin 970 che integra un’intelligenza artificiale (NPU – Neural Processing Unit) che consente di andare a riconoscere, con più velocità ed efficienza energetica, voci e immagini. La scocca è totalmente in vetro e ad avvolgere le due fotocamere posteriori di marca Leica resistenti ad acqua e polvere (12 mpx per la prima con OIS f1.6 che permette fra le altre cose di registrare favolosi video in 4k e 20 mpx solo bianco e nero per la seconda) vi è una banda opaca che esclude solamente il riconoscimento delle impronte digitali, non cliccabile, spostato poco più in basso.

Al suo interno troviamo tutti i più moderni sistemi di registrazione video e foto, quali la stabilizzazione ottica, l’autofocus, il Touch Focus, il Geo Tagging e il Face & Smile Detection, tutti interamente integrati con l’intelligenza artificiale. Dietro questa custodia protettiva è installata una batteria da 4000 mAh che consente al dispositivo un’ottima autonomia (si stima che il dispositivo duri fino a 2 giorni) e grazie alla già vista funzione “supercharge” promette di ricaricare il telefono arrivando al 50% in soli 30 minuti.

Il corpo del dispositivo è completamente in metallo con il pulsante di accensione e spegnimento zigrinato nella parte destra, sulla sinistra invece troviamo il vano per la SIM capace di contenerne al proprio interno 2 ed entrambe possono funzionare in 4G LTE. Nella parte superiore vi sono invece il sensore degli infrarossi e uno dei quattro microfoni presenti sul device, altri due sono alloggiati nella parte inferiore, assieme alla porta USB di tipo C e uno dei due altoparlanti.

La parte anteriore è invece in vetro, leggermente stondato negli angoli, monta un display da 6.0 pollici e la risoluzione è presto detta: 1080×2160 pixel con una densità di 402 ppi. Nello schermo sono inoltre inseriti il sensore di prossimità, di luce ambientale e il supporto ai video HDR, servendosi della tecnologia OLED.

Le dimensioni sono prettamente contenute e lo rendono un dispositivo davvero elegante e raffinato: 154.2 x 74.5 x 7.9 millimetri con un peso che sfiora i 178 grammi. La memoria al suo interno è sufficientemente capiente, 128 Gb non espandibili, mentre per quanto riguarda la RAM ha capacità di 6 Gb. Chiaramente al suo interno troviamo integrati al meglio i sistemi come accelerometro, giroscopio, bussola e barometro.

L’intelligenza artificiale nel nuovo Mate 10 PRO è integrata principalmente nella nuova fotocamera in maniera molto semplice e immediata ed è possibile utilizzarla nell’utilizzo di quest’ultima, nella quale vedrete comparire un’icona sullo schermo ogni volta che andrete ad inquadrare un’oggetto o una qualsiasi cosa che vi circondi. Quest’icona varierà ogni volta che cambierete il soggetto inquadrato, se ad esempio includerete nella vostro foto un fiore spunterà nell’angolo dello schermo un’icona stilizzata di un fiore e automaticamente il dispositivo adatterà le impostazioni della fotocamera per riuscire a fotografarlo nel miglior modo possibile. Questa modalità funziona anche con le persone, inquadrando un conoscente spunterà infatti l’icona dell’individuo e verrà focalizzata la foto sul suo viso, sfocandone tutto ciò che lo circonda. Questa tecnologia permette anche allo smartphone di catalogare tutte le foto in base a quello che è inquadrato in una velocità elevatissima.

Il nuovo chip Kirin 910 è il motore di questo sistema, è autoprodotto dall’azienda cinese ed ha un nucleo dedicato all’elaborazione del calcolo proprio per supportare la tecnologia dell’intelligenza artificiale. Secondo l’azienda, infatti, questo chip funziona propriamente come il cervello umano grazie fondamentalmente alle reti neuronali e lo si nota non solo dall’utilizzo della fotocamera ma anche dalle applicazioni a livello di traduzione testuale: il software non solo si limita ad una semplice e statica traduzione ma ne comprende anche il contesto.

Grazie ad un’app realizzata in collaborazione con Microsoft è possibile inquadrare una pagina al cui interno è presente un testo e vederla dopo pochissimi secondi tradotta in un’altra lingua e reimpaginata a piacere. Dai dati forniti dalla casa produttrici e da quanto si evince dalle prime prove, il “cervellone” riconosce fino a 60 lingue ed è anche utilizzabile in modalità offline. Se poi vi sono due Mate 10 PRO e si desidera interloquire in due lingue diverse, l’intelligenza artificiale entra in gioco avviando un processo di traduzione simultanea.

 

Non solo! Sarà anche possibile parlare a bassa voce se si è circondati da un contesto rumoroso e il dispositivo capterà ed isolerà le nostre parole riducendo rumori, fischi e altre voci donando una purezza vocale davvero eccellente.

I calcoli sono eseguiti direttamente sullo smartphone e non sul Cloud: questa filosofia, adottata sia da Apple che in parte da Google, permette di tenere i dati più al sicuro e comunque molto più al riparo rispetto ad altri dispositivi da attacchi esterni.

L’erede del Mate 9 supporta ed integra alla perfezione la realtà aumentata, ovvero la capacità di sovrapporre dati digitali di qualunque natura ad oggetti fisici del mondo reale utilizzando come mezzo la fotocamera installata nella parte dietro del device.

Il Mate 10 PRO, l’unica versione che arriverà in Italia escludendo quella realizzata appositamente per Porsche che sarà vendibile solamente all’interno dei negozi dell’azienda automobilistica, non teme in alcun modo il confronto con i dispositivi top di gamma già presenti sul mercato poiché il connubio di materiali ricercati, di un design raffinato e di un sistema operativo mai visto finora (è anche uno dei primi apparati con Android 8 OREO) lo rendono davvero unico nel suo genere. Per Huawei è sicuramente un punto di svolta: nascerà senza ombra di dubbio una nuova generazione di smartphone che riuscirà a portare le specifiche dei dispositivi top di gamma a fasce di prezzo più basse, il costo del dispositivo si aggirerà intorno agli 849 Euro. Il device verrà commercializzato da metà novembre in tre colorazioni: “midnight blu”, grigio titanio e marrone “mocha”.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario