La decisione di lasciare tale porta aperta sarebbe stata presa proprio dagli sviluppatori del software del modem per garantire l’assistenza in remoto da parte degli operatori Wind. Purtroppo tale porta sarebbe stata usata dagli hacker per intrufolarsi all’interno degli apparati utilizzando il nome utente e la password di default (admin, admin) per sovrascrivere le partizioni rendendo inutilizzabile gli stessi. Attraverso un attacco massiccio sfruttando il malware BrickerBot
in pochi minuti sarebbero stati bloccati migliaia di modem senza possibilità di ripristino nemmeno da remoto. Proprio per questo motivo Wind sarebbe stata costretta a sostituire i modem per garantire nuovamente l’operatività del servizio.Le informazioni non sono state confermate da Wind e il problema potrebbe essere stati dipeso anche da un aggiornamento firmware non andato a buon fine. Se il tutto dovesse essere confermato anche i dati scambiati attraverso la rete sfruttando connessioni non sicure potrebbero essere stati inviati a terzi. Anche Tiscali avrebbe confermato la scorsa settimana che alcuni hacker avrebbero messo KO i modem Dlink, Digicom e TPLink sfruttando le stesse falle di sicurezza.