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Tumblr si scusa per aver filtrato anche i contenuti LGBTQ +

A causa della modalità provvisoria di Tumblr legata ad impostazioni di settaggio generali, tutti i post dei blog etichettati come NSFW risultavano nascosti e non visualizzabili.

Tumblr ha comunicato di aver risolto i principali problemi che stavano affliggendo la “Modalità provvisoria”, una funzionalità recentemente lanciata per nascondere tutti i messaggi NSFW dalla propria schermata principale. È un’aggiunta molto attesa dalle biblioteche, scuole e dai genitori che non vogliono bloccare gli account del social network nonostante l’abbondanza di pornografia presente al suo interno.

Gli utenti hanno scoperto molto rapidamente l’aggiornamento, ma la modalità provvisoria inserita da Tumblr ha ripresentato gli stessi problemi a causa delle restrizioni date da YouTube.

Tumblr modifca le impostazioni per le pagine NSFW

Sono iniziati ad essere filtrati anche messaggi perfettamente estranei a queste categorie di LGBTQ +, che non avevano alcun contenuto improprio. Nel post del personale di Tumblr, è stato dichiarato che il tag esplicito del sito web è stato il principale responsabile dell’inconveniente, dicendosi profondamente dispiaciuti per l’accaduto.

Quando viene creato un blog sul sito web, puo essere contrassegnato come “Explicit” e questo tende a classificare quella pagina come LGBTQ +. Anche se non tutti i post pubblicati sono NSFW, Tumblr ritiene qualsiasi contenut su un blog esplicito come sensibile e nasconde l’intero contenuto in modalità provvisoria.

Di conseguenza, venivano bloccati anche tutti quei post che non contenevano alcuna minaccia ma impossibili da visualizzare a causa dei filtri. 

La modalità provvisoria tende anche a nascondere i fotogrammi, sempre contrassegnati come sensibili, finché il poster non invia una richiesta allo staff di Tumblr per controllarne il contenuto reale.

Mentre la soluzione proposta da Tumblr non è ancora completa, c’è da dire che sta lavorando molto più velocemente di YouTube, che ha impiegato un mese prima di apportare delle correzioni. YouTube è arrivato a modificare le sue politiche per assicurarsi che il problema non si ripresenti.

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Pubblicato da
Raffaele Casola