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Password: mezzo miliardo di credenziali a rischio

Mezzo miliardo di password a rischio. Scopriamo come rendere più sicuri i propri account

Sicurezza informatica, due parole che sentiamo di continuo eppure sembrano essere un ossimoro visto che Wannacry, Adylkuzz e tutti gli attacchi informatici verificatisi nell’ultimo periodo portano a pensare che la rete non sia poi così sicura. Ogni giorno milioni e milioni di account vengono violati, rubando così le identità digitali di utenti, personaggi pubblici, arrecando grossi danni agli stessi.

Molto spesso creando un account su Facebook, Instagram, Twitter, ecc. sottovalutiamo che in quel preciso istante stiamo creando una nostra identità virtuale tramite la quale andremo a instaurare relazioni pubbliche, possibili contatti lavorativi o più semplicemente nuove amicizie. Quando si creano gli account, nel 80% dei casi, si utilizzano password semplici, spesso adoperate in altri account, non contenenti caratteri speciali, uguali al proprio nome o peggio ancora si utilizzano password come: “qwertyuiop” “00000000” “1234567890”.

MacKeeper ha riferito che in data odierna è emerso in rete un database nel quale sono contenute circa mezzo miliardo di password. Credenziali utilizzate sui social, su normali siti internet alla mercè di tutti, destando quindi una forte preoccupazione.

Tramite un sito è possibile controllare se le mail utilizzate per creare i nostri account siano a rischio oppure no. Il sito in questione si chiama Haveibeenpwned.

Per tutelare maggiormente i propri account e le relative identità digitali, è consigliabile:

  • utilizzare password alfanumeriche contenenti caratteri speciali
  • diversificare le password utilizzate nei i social da quelle adoperate per i conti correnti bancari o per condurre affari online
  • affidarsi ad applicazioni come ad esempio 1Password, per la creazione e la memorizzazione delle credenziali relative ai vari account
  • attivare la verifica in due fattori (chiamata anche a due passaggi)
  • cancellare gli account non utilizzati
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Pubblicato da
Mattia Antonelli