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Wind, è la prima telco italiana a dire addio al roaming dal 24 aprile prossimo

Addio al roaming a partire dal 15 giugno 2017 o dal giugno del 2018?

Buone notizie per gli utenti Wind. Il gestore arancione a partire dal prossimo 24 aprile permetterà a tutti i propri clienti Ricaricabili, Abbonamento e Partita IVA di non dover più fare i conti con il roaming che, dal 15 giugno prossimo non sarà più in vigore grazie alla nuova Regolamentazione Europea. Ciò significa che gli utenti potranno utilizzare la propria offerta anche quando saranno fuori dai confini nazionali.

Come è possibile notare consultando il comunicato presente sul sito ufficiale del primo gestore nazionale, se l’offerta utilizzata in Italia è a consumo la stessa si applica in Unione Europea con i seguenti valori unitari massimi (laddove applicabili):

• 23 centesimi di euro al minuto per le chiamate voce effettuate;
• 7 centesimi di euro per ogni sms inviato;
• 24 centesimi di euro per ogni MB utilizzato.

Per le offerte a consumo Wind applica le seguenti nuove tariffe (in via promozionale):
• 8 centesimi al minuto per le chiamate voce (offerte ricaricabili);
• 7 cent per gli SMS per ogni SMS inviato (offerte ricaricabili);
• 17 centesimi al minuto per le chiamate voce (abbonamento e Partita IVA);
• 7 centesimi per ogni SMS inviato (abbonamento e Partita IVA);
• 10 centesimi per ogni MB consumato (abbonamento e Partita IVA).

Le nuove direttive sono valide nei seguenti paesi dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

Wind ci tiene a precisare che “L’utilizzo delle offerte nazionali in Europa senza alcun sovrapprezzo è consentito nell’ambito di viaggi occasionali e nel rispetto delle politiche di uso corretto definite ai sensi del Regolamento Europeo 2016/2286 al fine di prevenire abusi e utilizzi anomali nonché per garantire la sostenibilità economica dell’offerta nel suo complesso. Eventuali utilizzi inappropriati comporteranno l’applicazione dei sovrapprezzi previsti e delle ulteriori misure a tutela dell’operatore previste dalla normativa”.

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Pubblicato da
Giuseppe Servidio