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Google lancia ufficialmente il Fact Check per smascherare le fake news

Google lancia in maniera ufficiale l’etichetta ‘Fact Check’ per smascherare le fake news, finalmente uno strumento per non cascare più nelle bufale del web!

Di pari passo con le iniziative intraprese dal colosso Facebook per verificare e smascherare le fake news, Google si muove introducendo in maniera ufficiale in tutti i Paesi il cosiddetto ‘Fact Check‘ sistema di verifica automatica sulle news presenti in Google News, il più grande raccoglitore di notizie esistente sul web.

Il sistema di fact checking segnalerà agli utenti, in tempo reale, tramite un’etichetta apposta subito al di sotto della meta descrizione della notizia, la veridicità della notizia, segnalando con un lapidario ‘Falsa‘ tutte le notizie bufala prive di fondamento e utili solo al click baiting.

Lo strumento non potrà garantire necessariamente una precisione del 100% nello smascherare le fake news, tuttavia saprà rendersi utile già quantomeno col fatto che potrà far sorgere dubbi nell’utente il quale, pertanto, potrebbe decidere di verificare la notizia da altre fonti. Purtroppo il non verificare le fonti o il non eseguire un controllo incrociato delle informazioni reperite sul web è una delle grandi malattie del nostro secolo, siamo sicuri che chiunque di noi si sia trovato (o ne sia addirittura colpevole) davanti a condivisioni di notizie sensazionalistiche senza alcun fondamento, utili solo a provocare flame 

o a racimolare il numero più alto di click possibili.

Quindi potremo dire basta ai vari “Facebook diventa a pagamento” o alle notizie sulla morte presunta di personaggi pubblici? Purtroppo no. Per quanto il sistema di fact checking possa essere o meno preciso, la nostra fiducia in chi legge e crede di primo acchito a questo genere di notizie rasenta lo zero. Tuttavia speriamo e crediamo che questo strumento possa quantomeno instillare il dubbio metodico nei lettori poco attenti e che possa salvaguardare loro da figure barbine e molti altri da una disinformazione che, alla lunga, potrebbe risultare molto pericolosa.

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Pubblicato da
Redazione