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Uber via dall’Italia: il servizio verrà sospeso entro 10 giorni

Il famoso servizio paragonabile ad un taxi online reperibile 24 ore su 24 in Italia “non s’ha da fare”

Il Tribubale di Roma ha sferrato un duro colpo all’azienda leader del trasporto alternativo: Uber via dall’Italia, ma può presentare un ricorso entro 10 giorni. Una battuta d’arresto che arriva dopo una lunga battaglia legale, che aveva visto una prima vittoria del sistema giudiziario italiano nel 2015, quando l’app UberPop venne bandita.

Ora è il turno delle altre applicazioni: Uber Black, Suv, Lux e Van saranno inaccessibili ai cittadini italiani. La motivazione? “Condotta di concorrenza sleale“.

Siamo allibiti , l’ordinanza va nella direzione opposta rispetto al decreto Milleproroghe. Faremo appello contro questa decisione basata su una legge di 25 anni fa. Ora il governo non può perdere altro tempo e deve decidere se rimanere ancorato al passato, tutelando rendite di posizione, o permettere agli italiani di beneficiare di nuove tecnologie“.

Uber via dall’Italia: taxisti di tutta Italia esultano

La dichiarazione del portavoce di Uber non lascia dubbi sull’inaspettato risvolto giudiziario. Uber non ha problemi solo qui in Italia, intendiamoci: ordinanze restrittive a salvaguardia dei taxisti locali sono arrivate anche dalla Francia e dall’Inghilterra. L’accusa da cui scaturisce l’ordine del Tribunale di Roma verte principalmente sulla diseguaglianza tra taxi e autisti con autorizzazione NCC

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Secondo i giudici grazie alla app questi ultimi “intercettano utenza indifferenziata mentre circolano o sostano sulla pubblica via, esercitando, di fatto, un servizio riservato ai taxi“. Inoltre “tale sistema consente agli autisti Ncc di operare in comuni o regioni diverse da quelle da cui hanno ottenuto l’autorizzazione“, praticamente circonvenendo il principio di territorialità.

Uber via dall’Italia, ma non subito: l’azienda ha 10 giorni di tempo per presentare un ricorso, che potrebbe “regalare” all’azienda due mesi di tempo in attesa dell’esito del ricorso. In caso di rigetto potrebbe poi appellarsi alla procedura ordinaria, della durata di almeno due anni. Voi cosa ne pensate? E’ giusto che Uber venga bandita dal territorio italiano, o è lecito che questo servizio continui ad esistere? Fateci sapere la vostra nei commenti.

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Pubblicato da
Redazione
Tags: italiaUber