News

Caso GameStop: altri dipendenti sembrano confermare il programma Circle of Life

Che ne pensate?

Da qualche giorno in rete sta circolando la notizia dell’esistenza di un programma interno di Gamestop che si occuperebbe di assegnare e pretendere dai vari punti vendita delle percentuali per quanto riguarda i pre-ordini, le sottoscrizioni, le vendite di usati e così via. Forti pressioni da parte della dirigenza porterebbero dunque i dipendenti a mentire ai clienti e non solo. Ecco tutta la storia!

Secondo le testimonianze di oltre un centinaio di dipendenti della celebre catena raccolte da Kotaku, le quote percentuali da ‘far quadrare’ sarebbero molteplici e spesso proibitive per gli impiegati: si parla di pre-ordini, rinnovo/sottoscrizione tessere fedeltà, vendite di giochi usati, trade-in e così via che andrebbero a creare delle situazioni nelle quali i commessi “per non rischiare il licenziamento” preferirebbero non vendere un determinato gioco nuovo fingendone l’assenza in negozio o la presenza della sola versione usata. In risposta a questa accusa, il COO di Gamestop Tony Bartel 

ha dichiarato: “Voi e io sappiamo che la missione di GameStop è aiutare i clienti ad avere i cosngili e i prezzi migliori su qualsiasi prodotto in vendita.”

Tra le dichiarazioni raccolte dal portale online spiccano le testimonianze di molti dipendenti i quali, confermando il fatto di essersi sentiti sotto pressione, hanno fatto in modo che il Circle of Life venisse rispettato: “La fonte che vi ha informato aveva ragione quando parlava di menzogne ai clienti. A nessuno di noi dipendenti piace farlo ma alla fine abbiamo tutti paura per il nostro lavoro” oppure “Questi goal andavano raggiunti tutti i giorni, altrimenti arrivava una chiamata dal nostro District Manager per avvisarci dei numeri al di sotto e per minacciarci”. E voi invece che ne pensate?

Condividi
Pubblicato da
Tommaso Stio