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Xiaomi Mi5S Plus, recensione completa del phablet con Snapdragon 821

Xiaomi Mi5S Plus è la versione in assoluto più potente del penultimo top di gamma cinese. Dopo il successo del suo predecessore, le aspettative erano decisamente alte. Il nostro parere è decisamente positivo, anche se con qualche riserva.

Packaging

La confezione di Xiaomi Mi5S Plus è decisamente semplice, come quelle adottate per qualsiasi terminale dell’azienda. Al suo interno, esclusivamente il caricabatterie da parete (con presa non italiana), un cavetto con uscita USB type-C, la graffetta per il vano SIM, la manualistica di base ed una cover in plastica rigida di pessima fattura. Non c’è altro, pare che il gigante cinese ancora non sia interessato ad omaggiare chi decide di spendere più 500€ per un suo prodotto.

Estetica e display

Xiaomi Mi5S Plus brilla per tanti motivi, ma non per le linee estetiche. Un bel mattoncino di 154.6×77.7×8 mm per un peso complessivo di circa 168 grammi, ben bilanciato. Lo spessore del terminale, affiancato ad un binomio dorato (back panel nella nostra versione in test) e bianco (pannello frontale), non dà esattamente la sensazione di design premium. Del resto, eccezion fatta per gli ultimi arrivati, Xiaomi non ha mai puntato alla creazione di smartphone e phablet ultra eleganti e – di conseguenza – delicati. Nel complesso, in mano si ha la sensazione di avere un device non bellissimo, ma sicuramente robusto.

Il display da 5,7″ è un IPS LCD (densità di 386 ppi) molto luminoso e con angolo di visuale di buon livello. Il rapporto schermo/cornice è ancora da migliorare, ma va meglio. Troppo piccoli invece i 3 tasti soft touch retro illuminati. All’interno, la visibilità è ottima, ma all’esterno – in situazioni di luce sfavorevole – peggiora sensibilmente. Un po’ troppo rispetto alla media. La regolazione automatica della luminosità è abbastanza reattiva, anche se in alcune situazioni non è intervenuta costringendomi alla regolazione manuale.

Il touch screen multitocco non ha mai creato impuntamenti o incertezze, ma c’è un problema di ghost touch, spero dovuto alla ROM ancora non completamente ottimizzata. Il fenomeno non si è verificato con costanza, ma solo in alcune occasioni mentre – ad esempio – scorrevo la bacheca di Facebook.

Hardware e sistema operativo

Probabilmente non vincerà mai il premio come device più elegante dell’anno, ma sicuramente ha buone chance come phablet meglio equipaggiato a livello hardware. Scheda tecnica di livello per questo terminale:

  • Processore: Snapdragon 821, quad core 64 bit con clock a 2,2 gHz;
  • RAM: 6GB;
  • Memoria interna: 128GB;
  • GPU: Adreno 530.

Con un hardware del genere, qualsiasi operazione è svolta egregiamente, purché il sistema operativo sia ben ottimizzato. Su questo fronte, purtroppo, c’è ancora da lavorare un po’. La ROM testata da noi è la Global basata su MIUI 8, quindi Android Marshmallow. A partire dalla configurazione iniziale, e per un giorno a seguire, il terminale impiegava circa 4/5 secondi per risvegliarsi dallo stand-by. Il problema si verificava sia se sollecitato con impronta digitale che con il tastino fisico di accensione/spegnimento. Dopo un giorno, e nessun aggiornamento, il malfunzionamento è sparito. Da quel momento in poi, l’unico problema serio è rimasto il ghost touch. A parte alcuni lag, niente di rilevante.

La fortuna di possedere device Xiaomi sta proprio nella frequenza degli aggiornamenti (sia che sia Global oppure Xiaomi.eu) e sull’operato degli sviluppatori. Per questo motivo, suppongo che i problemi rilevati al momento saranno a breve risolti. La navigazione Web, effettuata con Chrome, o con il Browser preinstallato, scorre fluida e veloce.

In fase di gaming, la Adreno 530 si conferma un’ottima GPU che, unita al resto dell’hardware, regala ottime esperienze di gioco. Anche a livello di qualità audio

, Mi5S Plus può essere promosso. Mono, ma alto e di qualità. Anche la capsula auricolare ed i due microfoni svolgono egregiamente il loro lavoro.

Autonomia energetica

La batteria integrata da 3800 mAh mi ha permesso circa 5 ore di schermo ed una giornata intera di utilizzo con uso medio ( misto Wifi – 4G ). Non ho sfruttato alcuna modalità di risparmio energetico, se non l’ottimizzazione delle applicazioni. La ricarica completa ha di circa un’oretta e mezzo con caricatore da 2A. Tutto grazie alla ricarica rapida 3.0 di Qualcomm.

Connettività

La massima forma di connettività per Xiaomi Mi5S Plus è il 4G. La banda 800 mHz (B20), come per tutti i device dell’azienda tranne gli ultimi arrivati, non c’è. Questo significa che gli utenti Wind non potranno beneficiare dell’ LTE. La ricezione è un po’ sotto la media, ormai è un’abitudine per la maggior parte di questi device. Per me, che sono cliente Tre, lo switch al roaming era praticamente fisso nel momento in cui il segnale non era al massimo. Il terminale funziona in dual SIM dual stand-by senza nessun problema.

Oltre alla connettività dati, il terminale conta su un buon Wifi (802.11ac / dual-band), Bluetooth 4.2, A-GPS con supporto GLONASS ed NFC. Tutto funziona regolarmente, suppongo anche l’NFC, che non ho avuto modo di testare.

Sensori

La suite di sensori è senza dubbio completa. Innanzitutto, sul back panel è presente un buon lettore d’impronte digitali, che mi ha permesso di sbloccare il device anche con dita umide. Non manca l’accelerometro, il giroscopio, la bussola, il barometro ed il sensore di luminosità/prossimità. Presente anche l’infrarosso, utilissimo in caso volessimo utilizzare il phablet come telecomando. Funziona perfettamente.

Fotocamera

La più grande peculiarità di questo terminale è il doppio sensore per la fotocamera principale. Il primo, RGB (a colori), è da 13MP e si occupa dell’acquisizione principale dello scatto. Il secondo, con gli stessi MP, è in bianco e nero ed ha doppia funzione.

La prima è quella di catturare più luce durante lo scatto e migliorare la resa dei colori, la seconda invece permette di farlo funzionare in autonomia scattando delle foto in bianco e nero splendide. In sintesi, il comparto fotografico si avvicina molto a quello di Huawi P9 (e versione Plus).

Le foto in b/w sono molto più marcate però su P9 Plus, possedendolo ho potuto testarle da vicino, con le stesse condizioni. Anche negli scatti a colori, in macro, il sensore lavora molto meglio. I dettagli cromatici sono evidenziati molto di più. I due scatti di confronto sono in galleria. Gli scatti in notturna, con HDR attivato, sono molto lenti al contrario di quelli effettuati in buone condizioni di luminosità.

Le riprese video sono effettuate con massima risoluzione 4K, buona la qualità così come la cattura dell’audio. In questo caso, vince su Mi5S Plus la stabilizzazione ottica (OIS) assente ingiustificato su Huawei P9 Plus. La camera interna da 4MP offre selfie di qualità sufficiente, non all’altezza del comparto fotografico globale.

Considerazioni finali

Se le incertezze software iniziali non vi spaventano, e le dimensioni importanti nemmeno, Xiaomi Mi5S Plus può fare al caso vostro. Buon comparto fotografico, ottima autonomia, grandi prestazioni hardware. Il prezzo al momento è di circa 500/550€, grazie ad un’offerta presente su GearBest. Un interessante top di gamma, che sono sicura migliorerà con progressivi aggiornamenti software.

 

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Pubblicato da
Carla Stea
Tags: xioami