Scienza e Tecnologia

Marte: una nuova immagine rileva il cranio di un dinosauro

Nuovi ritrovamenti su Marte

Una nuova immagine delizierà appassionati e scettici delle questioni di Marte. Questa volta, ad essere stato rilevato dagli obiettivi della fotocamera del rover Curiosity della NASA un possibile cranio di dinosauro. Quel che è sorprendente, riguardo questa scoperta, non solo è la qualità dell’immagine, ma ovviamente anche il soggetto della fotografia in questione ripresa da un veicolo spaziale.

Un blogger, tale Scott Waring, è stato l’astuto osservatore dell’immagine e quindi il primo ad averne notato l’anomalia. Nell’immagine, a detta sua, sono riscontrabili “molti dettagli” e, confessa, anche un “teschio alieno“.

Secondo gli studi eseguiti fino ad oggi, il pianeta rosso avrebbe ospitato (il condizionale è d’obbligo) “le stesse forme di vita della Terra“. Waring è conosciuto come il “cacciatore di alieni” e, sempre a lui, si deve recentemente la scoperta di “una donna” sulla superficie marziana.

Questa immagine, come accennato, è stata ripresa dal rover Curiosity. Quindi, dopo l’immagine della presunta figura femminile, oggi sui social network

abbiamo una nuova immagine che scommettiamo diventerà virale. E, a quanto pare, anche molto veritiera e dettagliata, poichè le ossa del cranio sarebbero realmente corrispondenti a quelle di un dinosauro.

Secondo per il blogger, l’immagine mostra quello che potrebbe essere quindi associato ad un teschio alieno distinto in due “facce”, il cui aspetto non può essere paragonato certamente a quello di un essere umano. Sebbene, secondo alcuni, ci potrebbe essere una grande somiglianza con le antiche sculture Maya.

Dopo aver analizzato i diversi dati ottenuti dal rover spaziale, lo studioso della vita extraterrestre marziana è convinto che il Pianeta Rosso sia stato un tempo occupato dalle stesse forme di vita che vissero sulla Terra. In altre occasioni, però, la NASA ha screditato gli ufologi e i teorici della cospirazione, dicendo che la forma di alcune rocce presenti su Marte sono solo la causa dell’erosione.

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Pubblicato da
Federica Vitale