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Recensione Google Allo: la sfida a Telegram e WhatsApp è ufficialmente aperta!

È in arrivo una rivoluzione nel panorama dell’instant messaging?

Disponibile da ieri anche in Italia, Google Allo è la nuova app di messaggistica istantanea disponibile per Android ed iOS interamente sviluppata da Google. Il colosso di Mountain View ha infatti puntato molto su questo nuovo software in quanto, insieme a Google Duo, andrà a formare un binomio importante per il futuro dell’azienda: quella che potremmo definire come la generazione 2.0 per le chiamate, le videochiamate ed i messaggi. Scopriamo di cosa si tratta!

Perché dovrei usare Google Allo?

Questa è senza dubbio la domanda che tutti gli utenti e possessori di smartphone si stanno ponendo insistentemente da qualche tempo: perché Google Allo? E che cosa ha di così speciale?

Credo non ci sia bisogno di specificare quanto Google conosca molto bene il mercato e quanto sia consapevole che, per far sì che il progetto funzioni ed abbia un riscontro positivo tra i consumatori, debba essere in grado di proporre un prodotto nuovo e convincente cosicché anche il più fedele (o pigro, ndr) fruitore di WhatsApp o Telegram decida di cambiare servizio. Ovviamente niente impedisce agli utenti di utilizzare più app contemporaneamente ma perché scaricarne una nuova quando già abbiamo l’impressione di avere tutto quello che ci serve? Sostanzialmente perché Google Allo offre qualcosa in più, qualcosa di mai visto anche se si è ancora lontani dall’avere un prodotto definitivo e completo. È un software ancora giovane e ne ha di strada da percorrere: basti pensare anche solo a quanto tempo hanno impiegato i due servizi più utilizzati di instant messaging per perfezionarsi, aggiornamento dopo aggiornamento. Per cui, non disperiamo e vediamo di capire per quali motivi vale la pena quantomeno provare l’ultima creatura del colosso tecnologico californiano.

Google Assistant ha la risposta che cerchi

La peculiarità di Google Allo è senza ombra di dubbio Google Assistant ovvero il cuore pulsante e smart della nuova applicazione. Gli utenti potranno interagire con questa intelligenza artificiale tramite chat dedicata o richiamarla in qualsiasi momento in ogni conversazione o gruppo tramite la semplice menzione @google. Potete rivolgervi a questo curioso assistente tramite messaggio o nota vocale, come se parlaste con un normale contatto. È davvero stupefacente come la società sia riuscita ad implementare e rendere un servizio così interessate e complesso, semplice ed intuitivo da utilizzare. L’assistente è in grado di fare molteplici cose come rispondere alle vostre domande, ricordarvi giornalmente impegni, proporvi citazioni, farvi giocare, fare ricerche online e così via. Ci sono davvero un’esagerazione di possibilità di ogni tipo, sempre più accurate in quanto garantite dal costante lavoro di machine learning

. In pratica l’assistente è in grado, interazione dopo interazione, di apprendere le vostre informazioni personali (e sfruttare quelle di Gmail, Calendario etc.) così da personalizzare l’esperienza utente e da plasmarsi sulla base del vostro stile di scrittura, dei vostri gusti e non solo, grazie anche alle caratteristiche risposte veloci (vedi gif di seguito).

Insomma, le potenziali sono davvero enormi e fanno di questo Google Allo un prodotto inedito e molto interessante che potrebbe fare da apripista alla diffusione sempre più capillare di nuove forme di intelligenza artificiale. Oltre a quanto detto, l’App è comunque ottima anche per quanto concerne gli aspetti più comuni nel suo genere grazie alla presenza di stickers scaricabili, emoticon, testo ridimensionabile, chat in incognito con autodistruzione dei messaggi e la possibilità di modificare le foto con scritte o altro prima dell’invio. Insomma, almeno da questo punto di vista, nulla che la concorrenza non possa fare o implementare con facilità nel breve periodo.

Insomma, pare davvero di trovarsi dinanzi ad una App di messaggistica di nuova generazione, curiosi di scoprire come risponderanno i competitor più celebri e diffusi quali Telegram e WhatsApp. Ma non è tutto oro quel che luccica infatti, tutte queste informazioni e il fatto che le chat vengano conservate sui server di Google come fonte connessa ad Assistant hanno fatto storcere il naso a diversi consumatori e non solo. Voci autorevoli come quella di Edward Snowden si sono infatti espresse contro l’utilizzo definito “pericoloso per la privacy e per la sicurezza dei nostri dati” di Google Allo: in questo articolo, potete trovare e comprendere in maniera dettagliata la posizione e le idee espresse dal celebre ex-tecnico informatico della CIA.

Infine vi lasciamo con il video riepilogativo pubblicato da Google per il lancio della App su YouTube mentre, per ogni altra informazione, vi aspettiamo nei commenti qua sotto o sulla nostra pagina Facebook!

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Pubblicato da
Tommaso Stio