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Al MIT si lavora ad un cellulare in grado di assemblarsi da solo

Ecco il suddetto dispositivo.

Mentre in queste ore non si parla altro che della disponibilità dell’OTA di Android 7.0 Nougat (qua vi spieghiamo come fare per aggiornare), ci discostiamo dall’argomento e vi informiamo circa un progetto molto interessante che si sta studiando in questo periodo al MIT.

Per chi non lo conoscesse, il Massachusetts Institute of Technology (MIT) è una delle più importanti e prestigiose università di ricerca del mondo, nota perlopiù in questo campo per i suoi studi su prodotti e tecnologie all’avanguardia. Ebbene stavolta il MIT ha svelato di essere al lavoro su dispositivi in grado di “auto-assemblarsi” ovvero che si assemblano da soli. All’interno dell’università c’è un vero e proprio laboratorio noto come il MIT’s Self-Assembly Lab che svolge il compito di realizzare prototipi i cui componenti, singolarmente, sono in grado di unirsi ed andare a formare il prodotto completo in maniera del tutto autonoma.

Al di là delle eventuali applicazioni per il mercato, lo scopo della ricerca è quello di provare a ridurre il lavoro legato all’assemblaggio dei prodotti e di conseguenza il costo in tempo e denaro speso per questa fase della lavorazione. Come potete vedere dalle foto presenti nell’articolo o dal video raggiungibile tramite il link in calce, gli ingegneri del MIT hanno inserito sei parti in un recipiente (come fosse una sorta di centrifuga, ndr) e queste si sono assemblate in due distinti cellulari funzionanti.

Insomma si tratta sicuramente di una procedura inedita ed interessante per il mercato che potrebbe ridurre notevolmente i costi di produzione di questa e di altre categorie di prodotti. Oppure ci sono altre vie più semplici per abbassare il costo d’acquisto dei device come quella che starebbe ideando Samsung in quanto si vocifera che l’azienda preveda di lanciare un programma di vendita/ritiro di smartphone usati.

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Pubblicato da
Tommaso Stio