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Smartphone diventa microscopio e misura la fertilità maschile

Un obiettivo trasforma lo smartphone in un microscopio per l’analisi del seme maschile

Lo smartphone utilizzato come microscopio. È l’idea di Yoshitomo Kobori, del Koshigaya Hospital Dokkyo Medical University in Giappone, messa in pratica e già in vendita in Giappone. Con un’apposita lente da agganciare allo smartphone è possibile verificare la fertilità maschile analizzando un campione di sperma.

L’obiettivo, stato sviluppato dai ricercatori della University of Illinois di Chicago (UIC), dove Yoshitomo Kobori sta lavorando con una borsa di studio di due anni, ha uno spessore di meno di un millimetro. Una volta agganciato alla fotocamera di uno smartphone è in grado di ingrandire l’immagine fino a 555 volte, il che è sufficiente per individuare le singole cellule spermatiche.

Si chiama Tenga ed è già in vendita in Giappone dove gli uomini hanno difficoltà a farsi visitare da un medico in merito a problemi legati alla fertilità. Con questa lente si può realizzare un video di 3 secondi, oltre a scattare foto, da poter far visionare ad un medico, un tempo sufficiente per verificare la mobilità e il numero degli spermatozoi. La procedura è molto semplice. Si applica la lente allo smartphone, si mette una goccia di sperma su un foglio di plastica e lo si avvicina all’obiettivo.

Ognuno ha uno smartphone ora ed hanno buone fotocamere“, dice il ricercatore giapponese. “Ho pensato che un microscopio per smartphone potesse essere un modo semplice di guardare ai problemi della fertilità maschile“. Kobori dice che il sistema funziona allo stesso modo del software utilizzato dalle cliniche per la fertilità. Nei test su 50 campioni di sperma con entrambi i sistemi, i risultati ottenuti sono quasi identici. Il lavoro è stato presentato in occasione della European Society of Human Reproduction and Embryology di Helsinki, in Finlandia, la settimana scorsa.

Questo metodo è solo la versione semplificata dell’esame dello sperma“, dice Kobori. Ma potrebbe essere sufficiente per identificare potenziali problemi di fertilità e decidere se chiedere ulteriore aiuto ad un medico. Stuart Lavery, un consulente all’Hammersmith Hospital di Londra, dice che il dispositivo è innovativo. “Potrebbe rivelarsi utile in alcune parti del mondo che non hanno le risorse per offrire la solita tecnologia dell microscopio per l’analisi del seme“.

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Pubblicato da
Gianni Fiore
Tags: smartphone