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Facebook come Snapchat: testa i post temporanei

Facebook testa un nuovo sistema di post usa e getta

Facebook sta testando un nuovo sistema di post visibile solo agli amici e che non comparirà nella timeline di lo pubblica. Lo stile è simile a quello dei post che si autodistruggono di Sanpchat il social network del momento.

A Menlo Park stanno testando un nuovo sistema di pubblicazione dei post che consente di nascondere dalla propria bacheca il post stesso. Questo sarà mostrato solo agli amici e con il tempo poi andrà a sparire nei meandri dei server di proprietà di Zuckerberg.

Facebook come Snapchat? Non proprio

Il sistema ricorda una sorta di messaggi che si autodistruggono tipico del social network del momento, Snapchat, anche se in questo caso non comparirà un conto alla rovescia e, in effetti, il post non sarà eliminato del tutto.

Lo scopo di un tale tipo di pubblicazione, secondo quanto dicono da Facebook, è legato alla possibilità degli utenti di esprimere pensieri estemporanei liberamente senza che tali pensieri siano poi riconducibili alla propria pagina del social network in blu. Se si scrive qualcosa contro il proprio datore di lavoro (in qualche caso è costato il licenziamento) oppure un pensiero in un momento di rabbia questo non sarà più legato indissolubilmente alla bacheca personale.

C’è anche un altro aspetto da considerare. Questo sistema potrebbe portare a scrivere molte cose negative come post che incitano alla violenza, al razzismo e stupidaggini simili che spesso, troppo spesso, non vengono censurati da Facebook che delle norme molto severe a riguardo, ma dall’applicazione quanto meno discutibile.

Tornando al nuovo sistema di pubblicazione, per il momento in fase di test, il contenuto pubblicato sarà visibile dagli altri utenti e si potrà trovare tramite ricerca dunque non un’autodistruzione come avviene con Snapchat, ma una sorta di oblio digitale in cui finirà il post con il passare del tempo. Tempo che sarà relativamente breve vista la quantità di pubblicazioni che avvengono su Facebook.

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Pubblicato da
Gianni Fiore
Tags: facebook