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Android, emoji, cloud: secondo Samsung gli italiani non li comprendono

I termini tecnologici sono ignoti alla maggioranza degli italiani

Tecnologia, la più amata dagli italiani. In Europa siamo ai primi posti nell’utilizzo e come amanti della tecnologia, ma i termini che utilizziamo ogni giorno non sono compresi ai più. Parole come Android, emoji, cloud, streaming, internet of thing (o internet delle cose) sfuggono alla comprensione dei più.

Non si tratta solo di difficoltà di comprensione del termine tecnico quale può essere, ad esempio, cloud, ma anche di una velocità di adattamento che non va di pari passo con l’avanzamento tecnologico e la conseguente nuova terminologia a cui siamo abituati e che non comprendiamo fino in fondo.

Cloud è la parola meno compresa non solo dagli italiani, anche per gli europei in generale non la si comprende. Le differenze tra il nostro Paese e il resto dell’Europa iniziano dal secondo posto, secondo una ricerca condotta da Samsung Tech Habits. Streaming è un termine ormai noto ed amato dagli italiani, meno dagli europei.

Altre parole poco familiari agli italiani sono Android, fibra ottica, on demand, WiFi, IoT. L’88 per cento degli italiani finge di conoscere la terminologia e il 59 per cento usa più tecnologia rispetto a due anni fa.

Meno della metà, rispetto alla media europea, degli italiani fa acquisti on-line. Il motivo è da ricercare proprio in quello che viene visto come ignoto, qualcosa al di fuori della propria comprensione e quindi con sfiducia.

Le app che maggiormente vengono utilizzate, per il loro impatto sulla vita di tutti i giorni, sono le mappe per il 66 per cento degli abitanti del vecchio continente, quelle meteo per il 56 per cento e per il 51 per cento le app legate alla fotocamera.

Ignoranza digitale, dunque, dovuta ad una scarsa divulgazione. Colpa, in parte, anche dei media che probabilmente danno per scontato quello che in realtà non lo è. Ovviamente, non solo, molte cose dovrebbero essere affrontate dall’agenda digitale italiana per non creare un divario ancora maggiore con il passare del tempo che porta ad un avanzamento tecnologico sempre più spinto.

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Pubblicato da
Gianni Fiore