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Oculus Rift: la prima consegna dalle mani del fondatore Palmer Luckey

Palmer Luckey ha consegnato personalmente il primo modello di Oculus Rift al suo primo cliente. Per farlo, è volato fino in Alaska.

Palmer Luckey, fondatore di Oculus VR e inventore di Oculus Rift, è volato fino in Alaska per consegnare il primo esemplare del visore a Ross Martin, uno sviluppatore di software che aveva pre-ordinato online la virtual reality nel mese di gennaio.

Dopo anni di sperimentazioni, la realtà virtuale immersiva è finalmente “reale”. Tra non molto, la tecnologia permetterà ad un pubblico, sempre più vasto, di tuffarsi in giochi, filmanti e applicazioni e di lasciarsi andare alle nuove emozioni della simulazione.

Sabato 26 marzo 2016, Ross Martin – un giovane sviluppatore di software che vive in Alaska – ha sentito qualcuno bussare alla porta del suo ufficio. E, con enorme sorpresa, si è ritrovato davanti un corriere davvero atipico: Palmer Luckey – con addosso una camicia hawaina rossa con fiori bianchi e un paio di infradito ai piedi – pronto a consegnargli un pacco che attendeva da tempo, contenente Oculus Rift: i famosi occhiali 3D. La confezione era stata, addirittura, autografa da tutto l’entourage tecnico che ruota intorno al progetto.

Sono veramente grato a Palmer Luckey e a Oculus per essere venuti fino qui, in Alaska. Siete fortissimi ragazzi!

” ha commentato Ross Martin in un post pubblicato, qualche ora più tardi, su Twitter.

Il video della consegna del visore è stato diffuso, dallo stesso Palmer Luckey, sulla propria pagina di Facebook. Ross Martin non avrebbe mai immaginato che il creatore di Oculus VR sarebbe andato a trovarlo ad Anchorage, nell’Alaska del Sud, per fargli recapitare – di persona – il primo modello del dispositivo. Un prodotto che, da ora in avanti, sarà ufficialmente in commercio. Cosa ha fatto, di tanto di speciale, questo ragazzo per meritare un trattamento di riguardo dalla mente di Oculus? E’ semplice: è risultato il primo acquirente di questo prototipo di realtà virtuale.

Purtroppo, all’interno dell’ufficio, il computer del giovane non aveva la configurazione adatta per attivare il dispositivo. Pertanto, Martin non è riuscito a collegare l’auricolare per potersi immergere, in presenza di Luckey, nel fantastico mondo di Oculus. Lo sviluppatore di software può, ad ogni modo, ritenersi molto soddisfatto perché un corriere espresso di questo calibro non capita spesso.

Nei prossimi giorni, gli Oculus Rift inzieranno ad essere consegnati a tutti gli altri clienti. I primi a ricevere gli occhiali 3D saranno i sostenitori della campagna di crowfunding del progetto su “Kickstarter”.

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Pubblicato da
Eleonora Danieli