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That Dragon, Cancer: Joel è il protagonista del videogioco sul Tumore

Vivere il cancro del proprio figlio attraverso un videogioco. Esce oggi, infatti, “The Dragon, Cancer”, un nuovo game capace di raccontare la malattia con riferimenti a vicende reali.

Forse in molti storceranno il naso. Sì, perchè probabilmente rivivere – seppur attraverso un giorno – la malattia del proprio bambino non deve essere stato così semplice. Già con il trailer che lo presenta, infatti, è difficile rimanere impassibili. Il dolore della perdita prende il soprassalto. Soprattutto perchè, come la vita, anche nel gioco non è possibile scegliere per il bene o per il male. Ma c’è qualcuno a decidere per il protagonista.

Un capolavoro, è stato definito da alcuni. Forse per l’estrema capacità di saper raccontare delle vicende reali. Ma il rischio di restarne coinvolti è alto.

Piccolo Joel morto di cancro, arriva il videogame in memoria

Presentato in occasione dell’ultimo Tribeca Film Festival, il videogioco non è frutto di una casa di produzione di videogame. Nasce come documentario dalla volontà di Ryan e Amy, ovvero il papà e la mamma del piccolo Joel, un bambino malato di cancro, al quale la malattia fu diagnosticata quando aveva appena un anno. Una malattia che non perdona, perchè Joel è morto a marzo del 2014.

Il videogioco, quindi, si presenta come un videoracconto di quattro anni di esperienze tra ospedali, di vane speranze ma, soprattutto, la presa di coscienza che la fine sta per sopraggiungere. Il protagonista è lo stesso bambino e lo scopo del gioco è quello di accompagnarlo inospedale, fargli compagnia durante l’ennesima terapia chemioterapica.

Quando giochiamo pensiamo a Joel, a quanto l’amore per lui abbia cambiato la nostra vita”, raccontano la mamma e il papà. “Ma serve anche a ricordarci le perdite e difficoltà che ci sono nel mondo: ognuno di noi ha un dragone da combattere. Il nostro dragone, il cancro di nostro figlio, ci ha dato la voglia di ascoltare le storie degli altri e la compassione per le loro battaglie”.

Non si può modificare il finale.

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Pubblicato da
Federica Vitale