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BlackBerry Priv, l’unboxing del primo smartphone Android dell’azienda

BlackBerry Priv segnerà per sempre la storia dell’azienda canadese. Si tratta del primo smartphone dell’azienda a montare il sistema operativo Android.

Il dispositivo cerca di essere un connubio fra il passato ed il futuro, sia esteticamente che a livello software.

La confezione del terminale è molto elegante (ed ingombrante!). Totalmente nera, con delle trame tono su tono che brillano in contro luce. Al suo interno, tutto è ordinato alla perfezione con un incastro altrettanto facile da ricreare.

Oltre al phablet sono presenti: auricolari in ear (con adattatori per i diversi padiglioni), caricabatterie da parete con tecnologia Quick Charge 2.0, cavetto microUSB, graffetta per l’estrazione dei carrellini per nanoSIM e microSD e manualistica varia.

BlackBerry Priv: d’impatto, l’effetto “wow” è assicurato

Il primo contatto con BlackBerry Priv è stato molto positivo. Il terminale è esteticamente molto accattivante. È impossibile non notare immediatamente che lo schermo scorre per mostrare o nascondere la tastierina fisica QWERTY, dettaglio essenziale in ogni smartphone BlackBerry.

Le dimensioni del terminale sono di  147 x 77.2 x 9.4 mm per un peso, ben distribuito, di 192 grammi. Il back panel è in plastica gommata di elevata qualità, mentre la cornice laterale è in metallo.

A rendere ancor più gradevole esteticamente il terminale è la doppia curvatura del display, che BlackBerry promette di sfruttare meglio di quella S6 EDGE.

Il sistema operativo i BlackBerry Priv è Android 5.1.1 mentre la user interface è stata progettata direttamente dall’azienda.

Ottimo, in definitiva, l’impatto iniziale. Speriamo che anche il lato software sia ottimizzato al meglio con l’hardware. Non resta che provarlo, anche se il più grande limite sono già in grado di evidenziarlo: il prezzo è decisamente elevato.

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Pubblicato da
Carla Stea