Thothx, l’ascensore che arriverà nello spazio

Ascensore Thothx

È un’idea che ogni bambino ha fatto sua: invece di inviare razzi nello spazio, perché semplicemente non costruire un enorme ascensore? Uno studio canadese ha fatto sua questa idea fanciullesca e gli è stato concesso un brevetto per progettare un “ascensore spaziale” in grado di raggiungere la stratosfera.

Il progetto si deve a Thoth Technology Inc. L’ascensore, in pratica, sarebbe in grado di tagliare il costo del volo spaziale di circa un terzo, perché non avrebbe bisogno delle enormi quantità di combustibile necessarie al lancio. Gli astronauti potrebbero raggiungere le 12 miglia di altitudine grazie ad un ascensore elettrico“, ha spiegato l’inventore del progetto, Brendan Quine. “Dalla sommità della torre, gli aerei spaziali si lancerebbero in un singolo stadio in orbita, tornando alla cima della torre per rifornimento e ripartire“.

I razzi spaziali di cui oggi si dispone sono incredibilmente inefficienti perché hanno bisogno di enormi quantità di energia per scendere a terra, sfruttando la maggior parte della scorta contro la resistenza atmosferica. Gli ingegneri hanno sempre creduto che gli ascensori spaziali siano mezzi impraticabili perché non esiste alcun materiale che possa resistere ad una tale altezza, anche se sono stati proposti materiali come i nano-fili diamantati.

Tuttavia, il nuovo progetto, quindi, aggira il problema costruendo un ascensore che raggiunga la stratosfera, piuttosto che arrivare nell’orbita geostazionaria (laddove, per intendersi orbitano i satelliti).

Soprannominato il ThothX Tower, dunque, questo ascensore sarebbe gonfiabile e realizzato con segmenti rinforzati. Sarebbe sormontato da una pista da cui potrebbero essere lanciati i satelliti e in grado di rimanere in posizione verticale con un complesso di volani atti a compensare le possibile inclinazioni della torre. Il brevetto, inoltre, suggerisce che una serie di mezzi pressurizzati siano predisposti a percorrere il nucleo della struttura. O, in alternativa, si potrebbe salire fino alla cima della torre come su una funicolare. Ogni vettura, inoltre, dovrebbe poter trasportare circa 10 tonnellate di merci.

Secondo i progettisti, la torre potrebbe essere utilizzata anche per la ricerca scientifica, per le comunicazioni e per produrre energia con turbine eoliche. E, inoltre, potrebbe aprire nuove possibilità al sempre più imminente turismo spaziale, riducendone il costo dei voli e facendo viaggiare le persone in modo più comodo. Uno sbarco a 12 miglia sopra il livello del mare renderà il volo spaziale uguale alla possibilità di prendere un aereo“, ha dichiarato il presidente e Ceo di Thoth Caroline Roberts. Sebbene non si raggiungerà andare lo spazio, i progetti suggeriscono che costruzioni come questa sarebbero 20 volte più alte rispetto all’attuale struttura più alta, il Burj Khalifa di Dubai.

Gli ascensori spaziali sono stati suggeriti per la prima volta dallo scienziato russo Konstantin Tsiolkovsky, nel 1895. Tsiolkovsky propose una torre autoportante che raggiungesse l’orbita geostazionaria. Arthur C. Clarke, più tardi, nel suo romanzo del 1979 Le fontane del Paradiso, sostenne che in questo modo si sarebbero ridotti i costi per il trasporto delle merci direttamente fino ai satelliti.

Mentre l’ingegnere strutturale Peter Debney, l’anno scorso, ha proposto un ascensore spaziale che, come le cattedrali, facesse in modo di controllare il proprio centro di gravità, assottigliandosi nella parte superiore. E negli Stati Uniti, il Gruppo LiftPort ha in programma di utilizzare un cavo ‘a nastro’ per il trasporto di materiali, robot ed esseri umani da e per la superficie della Luna. Sarà collegato a una stazione spaziale basata sul un punto di Lagrange, ovvero laddove la Luna e la gravità terrestre si annullano a vicenda, permettendo ad un veicolo spaziale o una stazione di rimanere fermo. 

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Pubblicato da
Federica Vitale