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Gli smartphone Ubuntu in vendita da ora in tutto il mondo

Canonical, la compagnia dietro la realizzazione dell’OS Ubuntu, ha spinto per la vendita dei dispositivi con questo sistema operativo in tutto il mondo e non solo in Europa.

Il primo smartphone con sistema operativo Ubuntu è arrivato in Europa lo scorso Febbraio, seguito poi da un secondo smartphone a Giugno, anch’esso limitato al mercato europeo. I due dispositivi in questione, Aquaris E4.5 Ubuntu Edition e Aquaris E5 HD Ubuntu Edition, venduti dalla compagnia spagnola BQ, sono adesso disponibili alla vendita in tutto il mondo tramite il sito ufficiale della compagnia, rispettivamente al prezzo di 169.90€ e 199.90€.

Nonostante Canonical abbia affermato che c’è molta richiesta di Ubuntu nel settore mobile in tutto il mondo, la compagnia non ha rilasciato alcun dato di vendita. Inoltre, anche se la vendita dei dispositivi in tutto il mondo è finalmente realtà, alcune funzionalità dell’OS e dello smartphone potrebbero essere limitate in alcuni Paesi, tra cui gli Stati Uniti. Tramite un post sul suo blog Canonical ci fa sapere che le frequenze di rete e degli operatori mobili possono essere diverse in determinati paesi, come per esempio gli USA, e questa mancanza di compatibilità potrebbe limitare alcune funzionalità del dispositivo, che invece gli europei utilizzano tranquillamente.

Sebbene l’hardware del primo dispositivo Ubuntu al mondo non fosse niente di eclatante, è il software il fiore all’occhiello del device. Ubuntu si discosta molto dall’approccio di Android e iOS principalmente incentrato sull’utilizzo delle icone, in favore di un sistema senza tasti basato interamente sulle interfacce, sulle gesture e sulle cosiddette “cards”. Queste ultime si modificano in base al contesto, come per esempio la card “Oggi” che ci informa su tutto ciò che c’è da sapere come meteo ed eventi del calendario, o ancora la card “Nelle vicinanze” che ci informa sui punti di interesse vicino a noi.

E voi lo acquistereste uno smartphone Ubuntu, anche solo per saziare la curiosità?

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Pubblicato da
Tommaso Calabrese