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Stonex accusata al Garante di pratica commerciale ingannevole

Stonex One, l’immagine in ESCLUSIVA per tutti

Stonex è stata segnalata da Altroconsuno al Garante della Concorrenza e del Mercato per ingannevolezza nella pratica commerciale posta in essere dalla società Stonex. A quanto pare non siamo i soli ad aver notato un comportamento scorretto nel tentativo da parte di Facchinetti e soci di lanciare una campagna aggressiva e spregiudicata per sopperire ad altre mancanze.

Ormai è da qualche tempo che non parliamo più di Stonex e del lancio del One, eppure di notizie ce ne sono state, continuano ad arrivare comunicati dall’agenzia che si occupa del marketing dell’azienda brianzola, ma abbiamo deciso di non divulgarli. Il motivo è che non ci è parso corretto fornire informazioni ingannevoli ai nostri lettori e a quanto pare non siamo gli unici ad essersi accorti che fin dall’inizio nella campagna di lancio dello smartphone “tutto italiano” qualcosa non tornava.

Altroconsumo ha tentato di acquistare lo smartphone e non ci è riuscita. Ricordo che i pre-ordini sono partiti il 27 maggio e ad oggi 25 luglio ancora nessuno ha avuto modo di mettere le mani su dispositivo. Per questo e per la scarsa disponibilità degli esemplari, solo 300 nella prima tranche di vendita, l’associazione dei consumatori ha deciso di fare la segnalazione.

Nella segnalazione si legge:

“…Altroconsumo ritiene che la pratica commerciale posta in essere dalla Stonex debba ritenersi ingannevole alla luce dell’art. 21, comma 1 del Codice del Consumo. Le informazioni diffuse dalla società, infatti, risultano non essere rispondenti al vero e inducono i consumatori a prendere decisioni che altrimenti non avrebbero preso. Ad esempio, vengono fornite informazioni scorrette relativamente alla disponibilità, la consegna e la quantità del prodotto.

Ancor più l’articolo 23, comma 1 lett. E ed F del Codice del Consumo definisce “in ogni caso ingannevoli” quelle pratiche commerciali che:

  1. e) “invitano all’acquisto di prodotti ad un determinato prezzo senza rivelare l’esistenza di ragionevoli motivi che il professionista può avere per ritenere che non sarà in grado di fornire o di far fornire da un altro professionista quei prodotti o prodotti equivalenti a quel prezzo entro un periodo e in quantità ragionevoli in rapporto al prodotto, all’entità della pubblicità fatta del prodotto e al prezzo offerti”.
  2. f) invitano all’acquisto di prodotti ad un determinato prezzo e successivamente: 1) rifiutano di mostrare l’articolo pubblicizzato ai consumatori, oppure rifiutano di accettare ordini per articolo o di consegnarlo entro un periodo di tempo ragionevole […]” .

In pratica, quello che Altroconsumo chiede all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è di far cessare l’attività commerciale scorretta e di sanzionare la Stonex. Non sappiamo come la vicenda si evolverà, ma la domanda: Stonex, quando il marketing va oltre il limite? posta in un editoriale di poco più di un mese fa sembra aver avuto risposta in questi giorni da Altroconsumo.

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Pubblicato da
Gianni Fiore