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Google di Notte: cosa cercano gli internauti?

Cosa si cerca su Google durante la notte? Il New York Times ha realizzato un curioso studio che prende in considerazione alcune query ed esamina la loro “popolarità” nel corso delle ventiquattro ore.

Google ha recentemente introdotto la possibilità di consultare le statistiche relative a specifiche query per conoscere la loro popolarità nel corso della giornata, stabilendo in quale momento del giorno – o della notte – siano più popolari.

Partendo da questi dati c’è chi ha pensato di realizzare un vero e proprio studio a riguardo: stiamo parlando del New York Times, che ha pubblicato nei giorni scorsi un articolo nel quale vengono analizzate le query più popolari, indicando l’orario nel quale raggiungono il proprio picco e facendo trapelare alcune curiosità riguardo alle ricerche effettuate di notte.

 

Non sorprende il grafico relativo alla ricerca “porn“, che inizia a salire alle 20 per raggiungere il picco intorno all’una del mattino, mentre la query “literotica” risulta più cercata alle ore 4:12.

 

Non solo “Porn”: cosa si cerca su Google di notte?

Ma le due ore che vanno dalle 2:00 alle 4:00 sono anche quelle delle domande più profonde:”Qual è il significato della coscienza?” “Esiste il libero arbitrio?” “C’è vita su altri pianeti?” e così via… domande che, suggerisce l’autore dello studio, potrebbero in qualche modo essere collegate alla query cercata più frequentemente nelle ore appena precedenti:”Come si rolla uno spinello?“, che raggiunge il suo picco tra l’una e le due del mattino.

La notte è anche il momento nel quale affiorano le nostre ansie e le nostre paure; è infatti in queste ore che aumentano esponenzialmente le ricerche correlate ai sintomi di gravi malattie e disturbi psichiatrici, con la parola “panico” che raggiunge il picco alle ore 3:24 e “suicidio” poco dopo mezzanotte così come, forse non a caso, “solitudine“.

Non mancano poi gli errori di battitura che come prevedibile sono più frequenti nelle ore notturne, come ad esempio “facbook” invece di “Facebook” o “wether” anziché “weather”, che di notte vengono commessi più del doppio che di giorno.

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Pubblicato da
Redazione
Tags: googlenotte