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Twitter permette ora di chattare in privato anche con gli sconosciuti

Twitter, uno dei social network più famosi e frequentati secondo solo a Facebook, offriva finora una sezione per la messaggistica con meno funzioni rispetto agli altri social concorrenti. Fino ad oggi era infatti possibile chattare privatamente esclusivamente con i contatti che seguivamo e che ci seguivano a loro volta, ma le cose adesso sono cambiate.

I Messaggi Diretti di Twitter, o DM come vengono chiamati sul social network, sono stati aggiornati e offrono adesso la possibilità di chattare privatamente anche con gli utenti che non si conoscono e che non si seguono. Chiunque adesso può inviare e ricevere messaggi diretti dagli sconosciuti. Il social network vuole offrire un servizio di messaggistica alla pari della concorrenza e permettere agli utenti di comunicare più velocemente tra di loro. Dall’altro lato, c’è anche la volontà di portare nuovi utenti sulla piattaforma, che potrebbero essere incuriositi da questa funzione finora impossibile.

I messaggi diretti con chiunque erano già in test dal 2013, ma oggi Twitter ha deciso di rendere la funzione disponibile per tutti. Per evitare che la cartella privata venga invasa da decine di messaggi indesiderati e/o di spam, è presente un’opzione che consente di abilitare o disabilitare la possibilità di ricevere messaggi diretti da chi non si conosce, un po’ come funziona già da tempo immemore su Facebook. Questa impostazione è disabilitata di default per evitare messaggi di spam, dunque dovrà essere abilitata manualmente solo se si è decisi a provarla. Per poter individuare subito chi ha questa impostazione attivata, un nuovo pulsante apparirà nel profilo degli utenti sulle applicazioni per Android e iOs, dandoci subito la possibilità di capire se possiamo chattare in privato con quell’utente o no.

Il roll out di questa funzione è già stato attivato in tutto il mondo, e nel giro di poche ore tutti gli utenti di Twitter potranno usufruirne. Sicuramente una funzione utile e che da tempo i vari iscritti chiedevano in massa.

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Pubblicato da
Tommaso Calabrese