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Dura lotta a porno e nudità su Instagram

Ed alla fine arrivò Instagram. Dopo tutti gli altri social network, anche quello particolarmente incentrato su foto e video ha chiarito la propria posizione su concetti spinosi come la pornografia e la nudità aggiornando le proprie linee guida.

Su Instagram non saranno più consentite foto che ritraggono genitali, rapporti sessuali e scatti che mettono sederi in primo piano; come evidenziato chiaramente nelle nuove linee guida, eviteranno invece il ban foto che riguardano cicatrici da mastectomie e donne in periodo di allattamento, le nudità rappresentate mediante disegni e sculture.

Dopo Twitter e Reddit anche Instagram inaugura la sua battaglia contro nudità e pornografia

Nelle vecchie guidelines di Instagram erano solo contemplati i consigli, cioè gli inviti a non pubblicare materiale di quella tipologia mentre adesso c’è tolleranza zero. Stessa sorte sarà destinata ad insulti e minacce verso gli altri utenti, come dichiarato a The Wall Street Journal da un’autorevole fonte all’interno di Instagram: Nicky Jackson Colaco.

In passato, sia per Reddit che per Instagram

, c’erano state delle controversie in merito a delle rimozioni di fotografie che ritraevano donne in evidente stato di allattamento e successivo ban dei loro account; in alcuni casi i social network in questione sono stati obbligati a riattivare i loro account non avendo delle policies chiare.

Sicuramente parecchie celebrità su Instagram avranno problemi a gestire adeguatamente il nuovo regolamento e dovranno calibrare bene i loro selfies se non vorranno vedersi eliminare le foto ma, dopo le problematiche affrontate in passato, può rivelarsi giusto porre un freno e delimitare il raggio d’azione; sono in tantissimi oggi i minori possessori di smartphone (più o meno costosi) che si connettono giornalmente ad Instagram e spesso l’uso che ne fanno sfugge al controllo dei loro genitori.

Già diversi utenti ed artisti, però, si sono scagliati contro la decisione di Instagram di censurare pornografia e nudità invocando la libertà di espressione. Temi borderline come questi si aprono a molteplici interpretazioni. Voi dove vi collocate?

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Pubblicato da
Redazione