3 motivi per cui Google dovrebbe temere Facebook

Google e Facebook sono i due siti più popolari al mondo, secondo il tracker di traffico web Alexa. Google è il motore di ricerca più importante al mondo, controllando l’88% di tutte le query, mentre Facebook è il social network più importante al mondo, con 1.390 milioni di utenti attivi al mese.

Sia Google che Facebook generano la maggior parte delle loro entrate dalla pubblicità, ma Facebook ha grandi piani che possono interrompere o almeno intralciare l’intero ecosistema di Google. Diamo uno sguardo più da vicino a tre delle strategie che potranno dar filo da torcere alla società di Mountain View.

1. L’ “invisibile” OS di Facebook

A differenza di Google, di Apple , e Amazon, Facebook non ha un sistema operativo mobile che può essere monetizzato attraverso la vendita di app e media. Due anni fa, quest’ultima ha fatto un passo verso lo sviluppo di un piccolo sistema operativo mobile con Facebook Home, un launcher dedicato a Facebook che andasse a sostituire quello predefinito dei dispositivi Android. Tale app purtroppo non è riuscita a trasformare i device Android in dispositivi di Facebook e, pertanto, Facebook si è focalizzata sulla costruzione di un “sistema operativo invisibile”, composto da servizi connessi. Nel 2013, ha acquistato Parse, un mBaaS che fornisce applicazioni con collegamenti a Facebook, come l’autenticazione degli utenti, le notifiche push, e l’analisi dei dati su più piattaforme mobili. Dopo l’acquisizione di Parse, le applicazioni in hosting di Facebook sono salite da 60.000 a oltre 500.000.

2. L’ecosistema di Facebook sta crescendo

Facebook sta trasformando la sua app stand-alone Messenger, che ha oltre 500 milioni di utenti attivi, in una piattaforma per applicazioni dedicate. La società di Zuckerberg ha recentemente presentato una nuova funzione di Messenger per i pagamenti, che le permetterà di competere direttamente contro PayPal / Venmo di eBay, Square Cash, e Google Wallet. Questo nuova caratteristica potrebbe aiutare Facebook Messenger ad emulare il successo delle applicazioni di messaggistica asiatiche come WeChat, che hanno istituito mini ecosistemi all’interno di Android e iOS.

Una grande spinta di Facebook è data dalla strategia SSO (single sign-on), che prevede l’utilizzo dell’account di Facebook per l’accesso in applicazioni e siti di terze parti. Sia Facebook che Google fanno molto affidamento alla strategia SSO, ma il numero di utenti attivi sul social network di Zuckerberg è di molto superiore a quello degli utenti di Google+.

Infine, Facebook sta prendendo di mira anche la piattaforma YouTube di Google, consentendo agli utenti di incorporare i video di Facebook in siti esterni.

3. La qualità alla quantità

Nel quarto trimestre del 2014, Facebook ha servito il 65% di annunci in meno rispetto al trimestre dell’anno precedente, ma il costo medio di questi annunci è salito del 335%. Ciò è dovuto alla decisione della società di ridurre il numero di spot pubblicitari disponibili per trimestre per migliorare il posizionamento degli annunci.

Questa strategia è opposta a quella vecchio stile di Google, che prevede più annunci per generare più entrate. Nell’ultimo trimestre, i clic pagati di Google sono aumentati del 14%, ma il costo per click (CPC) è diminuito del 3%.

Facebook potrebbe abbattere Google?

Facebook probabilmente non può sconfiggere Google, ma potrebbe frenare la crescita del suo ecosistema. Google ha attualmente le chiavi di internet con il suo motore di ricerca dominante, ma l’ecosistema di Facebook sta crescendo lentamente, ostacolando quello di Google.

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Pubblicato da
Mario Chiocchetti