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Smartphone: dalla ricerca sull’alzheimer la super batteria


Sembrerebbe che la ricerca sull’alzheimer, una terribile malattia che colpisce il centro nervoso nell’uomo, abbia prodotto risultati al di fuori del suo campo, vediamo dunque come verrà applicata agli smartphone!

Molte delle scoperte si sa, arrivano in modo inaspettato, ed è stato proprio così per l’università di Tel Aviv dove i ricercatori si sono imbattuti in un peptide, responsabile di questa malattia che ha la particolare capacità di accumulare carica in modi che nessun altro elettrode prima di esso è stato in grado di fare, sembrerebbe infatti che creando batterie usando questo particolare peptide, gli studiosi sono stati in grado di far ricaricare la stessa batteria in tempi record, meno di un minuto!
Come ricordate altre aziende sono riuscite ad ottenere un risultato simile, quindi quale sarebbe la novità?
Beh, per capire la portata di questa scoperta basterebbe pensare al fatto che la società StoreDot

, creata proprio per utilizzare questa scoperta, sia già pronta all’immissione nel mercato di questa super batteria insieme ad altri 15 produttori entro i primi mesi del 2016.
Sembrerebbe tutto “rosa e fiori”, ma non è assolutamente così, infatti le nuove batterie avrebbero due grossi difetti, il primo, quello “economico”, sarà che ovviamente richiederanno un “super caricatore”, il quale deve essere in grado di raggiungere gli 80 ampere, cosa che come potete immaginare potrebbe essere abbastanza rischioso, e soprattutto, che queste nuove batterie avranno una vita media di gran lunga inferiore a quelle attuali, oltre che ad una capacità molto inferiore, insomma, due grossi difetti che potrebbero persino pregiudicare il successo delle stesse, staremo ovviamente a vedere come si comporterà il mercato e come ovviamente queste batterie verranno migliorate, ovviamente, vi terremo aggiornati!
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Pubblicato da
Redazione