Smartphone Android: presto fotocamere da 24 MP

Gli smartphone Android sono in continua evoluzione e con essi anche le loro fotocamere. Vedremo presto dei sensori da 24 megapixel? Scopriamolo.

Il mercato degli smartphone è sempre più ricco di device e le aziende fanno a gara a chi riesce a costruire il prodotto migliore. Non vengono incrementate solamente le prestazioni e i display, ma, come ben sapete, anche le fotocamere stanno diventando sempre più funzionali.

Evoluzione.

Se ci pensate bene, fino a qualche anno fa, avere uno smartphone con una fotocamera da 5 MP era già un’enorme conquista. L’evoluzione di questi device è velocissima tanto che nel giro di 3 anni vediamo sui nostri smartphone (ovviamente ci riferiamo ai top di gamma) delle fotocamere con sensori da 21 MP. Voi direte che in una fotocamera non contano solo i megapixel e avete ragione. Vi ricordate della nostra esperienza con il Sony Xperia Z3 Compact?

Nuovi sensori.

Fino a che punto si spingeranno i produttori? Oggi OmniVision ha presentato due sensori rispettivamente da 23.8 MP e da 21.4 MP. I nuovi sensori presentati dall’azienda utilizzano la tecnologia OmniVision PureCel-S, la quale permette di ottenere delle ottime prestazioni in una struttura compatta. Questi sensori sono stati pensati per gli smartphone ultra sottili.

I sensori OmniVision usano degli algoritmi di autofocus simili a quelli utilizzati da Sony, Samsung ed Apple. Essi permettono la registrazione in tempo reale utilizzando l’HDR e video in 4K a 30 fps.

Il sensore ha una dimensione standard 1/2.3″ e ha 1.12 micron pixel. Una cosa è certa: non appena questo sensore verrà montato su qualche smartphone Android esso sarà il device che scatterà le foto con maggior risoluzione al mondo.

Futuro imminente?

Il 2015 si sta avvicinando e con esso si avvicinano anche tutti i futuri top di gamma delle aziende più importanti. Avremo presto fotocamere di questo calibro in device con meno di 8mm di spessore? Sicuramente si e non dovremo aspettare neanche moltissimo.

Cosa ne pensate?

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Pubblicato da
Simone Serpi