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Ecco a voi la lista delle app che più “vampirizzano” la nostra batteria!

Da Facebook…alle mappe di Google, usare una di queste applicazioni, utilissime, perfette in tutto, comporta un serio uso della batteria, richiedono l’impossibile al nostro smartphone, stare sempre li a lavorare, usare la CPU a livello abbastanza alti, costringendoci a caricare ogni giorno la nostra batteria.

Certo si sa, oramai siamo arrivati ad un punto che i processori vengono “sottosfruttati” ossia, hanno fino a 100 volte la potenza rispetto a quella che realmente serve, praticamente siamo arrivati al punto da usare processori con una potenza di calcolo fuori da ogni limite su dispositivi che non sfruttano neanche 1/10 della reale potenza!

Ovviamente spesso vengono sfruttati, ma non per il calcolo, bensì per gli effetti grafici, ma se venissero usati per il “calcolo puro” allora avremmo tra le mani una potenza fuori da ogni immaginario con le attuali CPU!

Ovviamente come sappiamo, progredire in un verso comporta restare “statici” nell’altro, ed è quello che è successo con le batterie al litio, quando uscirono si parlò di innovazione senza pari, una batteria che faceva funzionare il cellulare una settimana intera, ricordate?

Ebbene, non ci siamo mai mossi da quel periodo, solo che ovviamente ora, la batteria è al limite delle sue capacità a contribuire non solo l’hardware, dato che richiede energia solo quando interpellato, ma è il Software che da il colpo di grazia alla nostra già stressata batteria!

Ma quali sono le app che “ammazzano” la batteria?

Cominciamo da quelle per i social network, sono quelle che più stressano la batteria, icone colorate, effetti grafici, connessione al web, 3g,magari GPS per trovare la posizione quando condividiamo su facebook (anche se ci si può basare sulle celle telefoniche) e moltissime altre, che sia Android o iOS non fa differenza, le app per i social network fanno scuola su come vampirizzare la batteria, una alternativa è usare il sito mobile di tali social ma così rinunciamo a tutta la comodità di una app.

A seguire ovviamente, troviamo i giochi, queste applicazioni per l’uso eccessivo che fanno della CPU potrebbero andare in testa, non ci sono per il semplice motivo che usano meno componenti hardware rispetto ai social, in compenso, potrebbero usare seriamente l’intera potenza della nostra CPU a causa ovviamente di effetti grafici, combinati a calcoli matematici e magari funzionano su processi diversi costringendo continui cambi di contesto alla CPU.

Precisiamo però che “questa app occupa un sacco di ram” non comporta il consumo energetico, il consumo della Ram è statico, che sia piena al 100% o che sia vuota, consuma sempre uguale!

E infine troviamo le app del GPS, come appunto le malle di Google, consumano molta cpu e il GPS, ma ovviamente non quanto i social!

Il sito americano Mashable ha stilato la propria lista di app che “succhiano” la batteria, attribuendo a Facebook la maglia nera, a seguire Twitter Skype o comunque tutti quelli che usano anche il GPS oltre la normale connessione dati, ed in fine le mappe google e le applicazioni per fotografia e multimediali dichiarando inoltre:

Taylor Casti suggerisce: “Possono drenare la nostra batteria quando usate impropriamente, ma il loro consumo si riduce molto con le dovute accortezze. Ne bastano poche ma buone. La prima regola salva carica è spegnere sempre gli strumenti di localizzazione. Bisogna, poi, limitarsi alle applicazioni essenziali, leggerne le istruzioni, evitare quelle con troppa pubblicità e disabilitare le connessioni 3G, 4G Non è necessario smettere di usare Internet dal proprio smartphone ma perché la batteria duri l’intera giornata, è meglio disattivarlo se non è utilizzato effettivamente, come quando siamo alla scrivania e abbiamo a disposizione il Pc”.

Ovviamente non è stato interpellato il Wifi, in quanto strano a dirsi, è l’unico metodo di connessione che non consuma eccessivamente la batteria!
Come mai? vi starete chiedendo, ebbene, la 3g, LTE, o comunque qualsiasi connessione mobile sta sempre li, a cercare segnale, dato che sappiamo le celle hanno una portata di soli 3km, il Wifi invece, una volta stabilita la connessione fa partire la ricerca della stazione solo ed esclusivamente nel caso in cui non riceve alcuna risposta dalla stessa, fermandola quando ovviamente capisce di aver perso il segnale, quindi il consumo è davvero minimo!

Speriamo che questi piccoli suggerimenti servano, soprattutto sulle app che consumano molta batteria, magari dopo questo articolo ne limiterete l’uso e noterete da subito che la batteria durerà di più!

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