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Samsung Exynos serie 5: prestazioni altissime e supporto all'USB 3.0

Samsung sta preparando l’arrivo del suo nuovo flagship, ovvero Galaxy S3, ma continua anche a lavorare ed innovare nel campo dei microprocessori, proponendo una nuova serie 5xxx Exynos davvero fenomenale.

Secondo alcune fonti i nuovi processori della casa coreana saranno dei Dual Core basati su architettura Cortex A15, in grado di erogare un clock compreso tra i 1.7Ghz e i 2Ghz.

La nuova architettura permetterà di avere consumi ridottissimi rispetto ai processori delle attuali generazioni, e una potenza davvero unica: saranno infatti in grado di stracciare senza problemi qualsiasi Cortex A9 Quad core, come il famoso Tegra 3 o lo stesso Exynos che vedremo sul nuovo Galaxy.

Sarà circa lo stesso che stiamo vedendo ora con lo Snapdragon S4 di Qualcomm, ovvero un processore dual core che tiene testa ai quad core (ricordando che si tratta di un processore che si pone a metà strada tra gli A9 e gli A15).

La GPU integrata nel nuovo SoC sarà inoltre la Mali T-604

, in grado di superare qualsiasi processore grafico visto fin’ora, anche quella potentissima del “Nuovo iPad”.

Tra le altre informazioni spicca una grande novità, ovvero l’adozione allo standard USB 3.0, che permetterà agli smartphone e tablet che adotteranno questa meraviglia di processore di scambiare e ricevere dati in maniera molto più veloce.

Tra le altre caratteristiche troviamo il supporto alla connettività LTE, e la capacità di utilizzare risoluzioni altissime, con come massimo la WQXGA (2560×1600).

Per dovere di cronaca riportiamo i vari rumors riguardanti l’adozione anticipata di questo chipset, che probabilmente vedremo adottato per la prima volta sul nuovo Samsung Galaxy Tab 11.6, che si prospetta l’unico vero concorrente all’iPad proprio grazie all’altissima risoluzione che adotterà (proprio i 2560×1600  di cui parlavamo prima).

Non vediamo l’ora di poter provare una tale potenza in un qualsiasi device, con la speranza che sia il primo passo per poter rendere il Tablet più computer e meno smartphone gigante.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario