Gemini, nuove voci per Nest: ora è tutto più umano e naturale

Gemini acquisisce nuovi toni e di conseguenza una nuova identità sui dispositivi della linea Nest di Google.

Gemini Nest

Google continua il suo percorso di transizione verso Gemini, e lo fa portando tre nuove voci AI sui dispositivi della linea Nest, come Nest Mini e Nest Audio. L’obiettivo è chiaro: creare un ecosistema più coerente e fluido, in cui l’interazione vocale risulti sempre più umana e coinvolgente.

Con l’ultimo aggiornamento, il numero totale delle voci gestite dall’intelligenza artificiale Gemini sale a dieci. A differenza delle versioni precedenti, spesso criticate per il tono troppo meccanico, le nuove voci puntano su una naturalezza espressiva superiore. La qualità sonora migliora sensibilmente, rendendo l’esperienza d’uso più piacevole, anche nelle interazioni quotidiane.

Yarrow, Croton e Pilea: voci con personalità

Le tre nuove voci introdotte sono ispirate — come da tradizione Google — al mondo delle piante. Si chiamano Yarrow, Croton e Pilea. Nel primo caso ecco per tutti tono caldo e profondo, progettato e introdotto appositamente per trasmettere autorevolezza; la seconda voce invece è più morbida, pur mantenendo una tonalità bassa. La terza infine risulta più acuta e brillante, con un timbro che si presta a risposte rapide e vivaci.

Questo aggiornamento si inserisce nel piano più ampio di sostituzione dell’Assistente Google con Gemini, un cambiamento già in atto su altri dispositivi, come Google TV. L’integrazione delle nuove voci è un ulteriore passo verso la completa uniformità dell’esperienza vocale su tutte le piattaforme.

Disponibilità e attivazione

Al momento, la novità è limitata agli utenti statunitensi iscritti al programma Public Preview di Google Home. Per verificare la disponibilità, è necessario accedere all’app Google Home, entrare nelle Impostazioni Assistente Google e poi nella sezione Voce e suoni Assistente. Sarà inoltre indispensabile abilitare l’opzione “Experimental AI features”per sbloccare le nuove funzionalità vocali.

Si tratta ancora di una funzione sperimentale, ma rappresenta un’anteprima concreta di come sarà la nuova identità vocale dell’ecosistema Google. Il passo dunque è importante: così gli utenti possono avere molta più familiarità con gli assistenti AI che sembrano dunque sempre più umani.

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