Apple si trova in un momento delicato. Secondo indiscrezioni provenienti dalla filiera produttiva, il CEO Tim Cook sarebbe in allerta per i potenziali ritardi legati alla produzione della gamma iPhone 17, attesa come di consueto per settembre. La preoccupazione maggiore riguarda la scarsità globale di fibra di vetro a bassa espansione termica (low-CTE), un materiale chiave per la protezione interna e la dissipazione del calore nei dispositivi mobili.
Questa particolare fibra è indispensabile per garantire la stabilità termica dei componenti, in particolare nei modelli ad alte prestazioni. In sua assenza, la produzione degli iPhone 17 risulta fortemente compromessa, proprio in un anno in cui Apple ha in programma il restyling completo dei modelli Pro e il debutto del nuovo, sottilissimo iPhone 17 Air.
Un contesto produttivo sempre più complicato
A rendere il quadro ancora più instabile ci sono anche i nuovi dazi statunitensi. Nonostante la sospensione di 90 giorni concessa da Washington, la Cina resta soggetta a imposte elevate. Apple potrebbe spostare parte della produzione in India o Vietnam, ma anche lì i dazi non sono del tutto assenti e i margini economici ne risentirebbero comunque.
L’azienda starebbe facendo pressioni costanti sui fornitori per accelerare i tempi, ma la concorrenza per accaparrarsi il materiale low-CTE è alta. Alcuni produttori rivali, consapevoli della situazione, avrebbero iniziato a fare scorte, peggiorando l’accesso alla risorsa.
Le possibili conseguenze per iPhone 17
Il rischio più concreto è un ritardo nel lancio di settembre, una possibilità che gli analisti non escludono. Cupertino si troverebbe davanti a un bivio complesso:
ridurre il numero di unità disponibili al lancio, generando carenza sul mercato;
ricorrere a materiali alternativi, ma meno performanti;
oppure rinviare del tutto l’uscita, scelta che sarebbe l’estrema ratio.
Una decisione sbagliata potrebbe costare caro ad Apple, che in questo ciclo punta su design rinnovato e nuove funzionalità hardware per rilanciare l’interesse dopo una generazione percepita come conservativa.
Con i concorrenti sempre più agguerriti e il contesto geopolitico instabile, la produzione dell’iPhone 17 sta diventando una corsa a ostacoli. Per Apple, non si tratta solo di lanciare un nuovo smartphone, ma di superare una crisi globale senza compromettere qualità, tempi e margini. E la sfida, questa volta, si gioca tutta sul filo del rasoio.