Continua ad ottenere grandi risultati ChatGPT Search, motore di ricerca lanciato da OpenAI ormai qualche tempo fa che in soli sei mesi ha quadruplicato gli utenti in territorio europeo.
A certificare il trend è un rapporto ufficiale di OpenAI Ireland Limited, che rivela come tra ottobre 2024 e marzo 2025 gli utenti mensili attivi siano passati da 11,2 milioni a 41,3 milioni. Un incremento che quadrupla la base utentiin appena sei mesi, evidenziando quanto la funzione di ricerca basata su AI stia conquistando sempre più utenti nel Vecchio Continente.
Un passo verso lo status di “gatekeeper” europeo
Questi numeri non sono solo una curiosità statistica. L’impennata di traffico avvicina ChatGPT Search alla soglia dei cosiddetti “gatekeeper”, ovvero le piattaforme che, secondo il Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea, devono rispettare regole particolarmente rigide in termini di trasparenza, interoperabilità e concorrenza. Se raggiungerà tutti i parametri previsti, OpenAI dovrà adeguarsi alle normative, al pari dei grandi nomi della tecnologia.
In caso contrario, rischierebbe sanzioni fino al 6% del fatturato globale, come previsto dalle regole del DMA per chi non si conforma. Un contesto che impone ad OpenAI di crescere non solo in fretta, ma anche nel pieno rispetto delle regole.
ChatGPT non ha ancora scalfito Google, ma…
Nonostante la crescita spettacolare, Google mantiene un predominio netto. Secondo un sondaggio dello scorso settembre, solo l’8% degli utenti sceglierebbe ChatGPT come motore di ricerca principale. Google, al contrario, genera ancora centinaia di volte più ricerche giornaliere.
Tuttavia, l’ascesa di strumenti come ChatGPT Search — ma anche Perplexity AI e simili — mostra che gli utenti stanno esplorando alternative per ottenere risposte rapide, sintetiche e ragionate, soprattutto quando si cercano spiegazioni complesse piuttosto che una lista di link.
In altre parole, la strada è lunga, ma la trasformazione del modo in cui cerchiamo informazioni è già iniziata. E l’Europa, ancora una volta, si conferma uno dei banchi di prova principali per le tecnologie emergenti.