Apple si trova in una fase di transizione comunicativa. L’entusiasmo per l’innovazione deve fare i conti con la realtà dello sviluppo. L’azienda di Cupertino ha apportato modifiche sottili, ma importanti riguardanti la propria strategia di marketing per alcuni dei suoi dispositivi. Ovvero l’iPhone 16, l’iPad e la linea Mac. L’obiettivo è di ricalibrare le aspettative del pubblico riguardo Apple Intelligence. Inizialmente, la campagna pubblicitaria statunitense era incentrata sullo slogan “Hello, Apple Intelligence”, un messaggio chiaro e diretto. Quest’ultimo, infatti, suggeriva l’immediata disponibilità delle nuove funzionalità AI. Eppure, con il passare dei mesi e il progressivo slittamento delle tempistiche di rilascio, Apple ha scelto di sostituire la frase con un più cauto “Built for Apple Intelligence”.
Apple Intelligence: cambia la campagna pubblicitaria
La nuova formula comunica potenzialità future piuttosto che realtà presenti. Tale nuova impostazione, meno appariscente anche graficamente, riflette un riposizionamento strategico. Apple non vuole rinunciare alla narrazione sull’intelligenza artificiale, ma preferisce ora sottolineare che i dispositivi attuali sono pronti per accogliere l’AI, piuttosto che già dotati di essa.
La stessa prudenza si riscontra nella comunicazione rivolta al mercato europeo. Qui, Cupertino aveva già scelto sin dall’inizio uno slogan più misurato, “Progettato per Apple Intelligence”. Evitando promesse troppo ambiziose. Tale scelta si è rivelata lungimirante, considerando le prime controversie legali che stanno emergendo negli Stati Uniti. Alcune class action accusano Apple di pubblicità ingannevole e concorrenza sleale. Affermando che le promesse legate all’intelligenza artificiale abbiano influenzato indebitamente le decisioni d’acquisto dei consumatori.
A complicare il quadro, Apple ha comunicato che molte delle funzionalità AI precedentemente annunciate non saranno disponibili prima del 2026. Contraddicendo le aspettative alimentate. Tale fase di incertezza mette in luce una sfida ormai comune tra i big tech. Quest’ultime devono capire come mantenere alta l’attenzione del pubblico su innovazioni futuristiche senza ricadere in possibili false promesse. Apple ora deve riuscire a trovare il giusto compromesso in tal senso. Il cambiamento di rotta per la pubblicizzazione delle sue funzioni AI ne sono la prova.