Il crollo del Brent ha sorpreso i mercati. In pochi giorni, il barile è sceso da 75 a 65 dollari. Un tonfo verticale. Eppure, mentre il greggio perde quota, la benzina sembra rallentare ogni riflesso del calo. Gli occhi degli italiani si posano ogni giorno sui display delle stazioni, aspettando ribassi più netti. Si chiedono se il prezzo pagato alla pompa rifletta davvero l’andamento globale. L’attesa diventa frustrazione. Il mercato teme la recessione. Le tensioni internazionali, le nuove barriere doganali annunciate da Trump e le incertezze sull’economia mondiale pesano. Nonostante tutto, le riduzioni di prezzo arrivano con il contagocce. L’impressione è quella di una lentezza ingiustificata, un sistema opaco in cui le regole sembrano favorire chi vende, non chi rifornisce.
Il prezzo medio nazionale della benzina ora è ai minimi da fine 2022. Sembra una buona notizia. Eppure, analizzando meglio, si nota che il valore attuale non si discosta molto da quello del gennaio 2022, escludendo il periodo in cui le accise vennero temporaneamente tagliate. Il gasolio resta ancora più rigido, riportando i livelli di ottobre scorso. Gli aggiornamenti del Ministero parlano chiaro. Solo 5 millesimi in meno nelle ultime 24 ore: la benzina self costa 1,730 euro/litro. Il diesel tocca 1,626. Differenze quasi impercettibili. Sul servito, i prezzi restano alti: 1,872 euro/litro per la benzina, 1,769 per il gasolio. Una discesa così lenta non riflette il tracollo del petrolio. Dove si nasconde la coerenza?
In autostrada la salita della benzina è costante
Lungo la rete autostradale, la situazione peggiora. La benzina self supera 1,830 euro/litro, mentre il servito tocca quota 2,097. Il gasolio segue la stessa linea: fino a 2,011 euro con servizio. Gli automobilisti pagano il prezzo della mobilità veloce con tariffe più alte. Anche GPL, metano e GNL restano più cari. Nessuna tregua, nemmeno per chi sceglie carburanti alternativi. Il modello tariffario resta distante dalla realtà urbana. In tanti si chiedono perché il ribasso non sia uniforme. È solo un ritardo temporaneo o qualcosa di più? In un Paese dove la benzina pesa ancora sul portafoglio quotidiano, la trasparenza diventa un dovere ,a le promesse di equilibrio, per ora, restano solo parole al vento.