martedì, Maggio 6, 2025

ChatGPT può trasformare il vostro animale domestico in una persona: ecco come fare

Ecco come utilizzare ChatGPT e il suo nuovo motore di generazione delle immagini per dare una forma umana al vostro piccolo amico.

ChatGPT può trasformare il vostro animale domestico in una persona: ecco come fare

È uno dei trend più bizzarri e irresistibili degli ultimi giorni: trasformare il proprio animale domestico in una persona vera grazie all’intelligenza artificiale di ChatGPT. Se il vostro feed è pieno di amici che postano gatti con lo sguardo intenso da attori francesi o cani diventati teenager da film anni ’90, niente panico: partecipare è facile, e qui vi spieghiamo come fare passo dopo passo.

Carica la foto e lascia fare tutto a ChatGPT, resterai stupito

Per iniziare, bisogna accedere al sito di ChatGPT con un account OpenAI. Se si ha la versione a pagamento (con accesso all’immagine AI), basterà caricare una foto del proprio animale – cane, gatto, conigli o qualsiasi altro animale vorrete – e scrivere un prompt semplice ma chiaro per il famoso LLM, ad esempio:

“Trasforma questo [cane/gatto] [maschio/femmina] in una persona reale, mantieni tutto il resto dell’immagine uguale.”

Il modello elaborerà l’immagine e vi restituirà una versione umana del vostro amico a quattro zampe, spesso sorprendente e divertente. Se si vuole aggiungere un tocco in più, è possibile specificare anche l’espressione, il look o la posa desiderata.

Il trend che spopola (ma durerà poco)

Questo tipo di contenuto si presta perfettamente a essere condiviso sui social, con post “prima e dopo” che fanno impazzire gli algoritmi. È simile ai passati tormentoni delle immagini in stile Studio Ghibli o delle action figure, e probabilmente sparirà altrettanto velocemente. Ma finché dura, ci si può divertire.

Un gioco che fa anche discutere

Naturalmente, anche questa moda non è esente da critiche. Le immagini create con l’intelligenza artificiale sollevano da tempo interrogativi sul diritto d’autore, sul consumo energetico e sull’uso eccessivo di risorse computazionali. Lo stesso Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente dichiarato che queste funzioni avanzate stanno “fuse le GPU” dell’azienda. Ma, almeno per ora, il trend sembra destinato a continuare.

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