Gli aggiornamenti software sono da sempre percepiti come strumenti utili. Quest’ultimi sono considerati fondamentali per migliorare l’esperienza con i dispositivi. Grazie a nuove funzionalità, maggiore stabilità e miglioramenti per sicurezza e performance. Eppure, non è raro che un aggiornamento deluda. E che invece di apportare benefici, finisca per creare nuovi problemi. A volte anche gravi. Quando i malfunzionamenti riguardano aspetti cruciali il disagio non può che crescere. È proprio ciò che sta accadendo con l’ultimo aggiornamento di Windows 11. Nella versione 24H2, rilasciata ad aprile.
Windows 11: nuovi problemi con l’ultimo aggiornamento
Diversi utenti stanno segnalando malfunzionamenti con la tecnologia di autenticazione biometrica “Windows Hello“. In particolare, per il riconoscimento facciale tramite sensori a infrarossi. L’aggiornamento cumulativo KB5055523 ha introdotto un’anomalia. Quest’ultima ha colpito negativamente un aspetto apprezzato di tale funzione. Ovvero la possibilità di utilizzare il riconoscimento del volto anche con l’otturatore della webcam chiuso. Grazie all’impiego della luce infrarossa.
Tale dettaglio, apparentemente secondario, è in realtà fondamentale per chi pone grande attenzione alla privacy. La possibilità di accedere al computer senza aprire fisicamente la webcam rappresentava una garanzia in più contro occhi indiscreti. Ora, a causa di tale aggiornamento, molti si trovano costretti a disattivare una protezione che prima consideravano indispensabile.
Le soluzioni temporanee esistono, ma nessuna è ideale. Alcuni tentano di reinstallare manualmente l’aggiornamento tramite il file .msu scaricato dal catalogo ufficiale. Mentre altri preferiscono utilizzare lo strumento Assistente aggiornamento di Windows. Altri ancora optano per la disinstallazione dell’aggiornamento. Accettando però di rinunciare anche alle importanti patch di sicurezza che lo accompagnavano.
Tale vicenda dimostra come un singolo errore possa compromettere l’intero equilibrio tra innovazione, usabilità e sicurezza. Se non si trova una soluzione con i provvedimenti presentati, l’unica opzione è aspettare l’intervento dell’azienda. Non resta, dunque, che attendere e scoprire quale sarà la prossima mossa di Windows riguardo tale problematica.