sabato, Maggio 3, 2025

Diesel in caduta libera: le vendite dei mesi scorsi

Il primo trimestre 2025 segna un crollo storico delle immatricolazioni diesel. Resistono pochi modelli, il mercato cambia volto.

Diesel in caduta libera: le vendite dei mesi scorsi

Nel primo trimestre del 2025 il mercato auto italiano ha mostrato un volto diverso. Gli automobilisti hanno fatto scelte nette. Le auto ibride hanno conquistato la scena con oltre 201.000 immatricolazioni, lasciando le diesel sempre più indietro. Qualcuno si aspettava una ripresa? Illusione vana. I numeri parlano chiaro: solo 43.820 auto diesel sono state vendute da gennaio a marzo. Un calo clamoroso rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano quasi 70.000. In un solo anno, la quota di mercato è scesa dal 15,2% al 9,8%. Un crollo che non può essere ignorato. In molti si chiedono se il diesel abbia ancora un futuro. La risposta sembra già scritta nei dati.

I modelli diesel ancora in lotta

Nonostante il calo generale del diesel, alcune auto resistono. La Volkswagen Tiguan ha preso il comando, superando le 3.500 unità. Nessun altro modello ha fatto meglio. Seguono Audi Q3 e Mercedes GLA, a dimostrazione che il marchio premium ha ancora presa su un certo pubblico. Chi sperava in una spinta dal made in Italy resterà deluso. L’Alfa Romeo Tonale scivola al sesto posto. La FIAT Tipo chiude la classifica, lontana dai numeri dell’anno scorso. Si salvano anche BMW X1 e Ford Focus, in netta crescita. Quale segnale lanciano questi dati? Che il diesel sopravvive solo nei SUV compatti e tra i fedelissimi del segmento. Se la Tiguan tuttavia cresce di quasi mille unità, la Mercedes GLA ne perde quasi cento. Segno che non basta il blasone. Gli italiani stanno cambiando idea, anche nelle fasce più alte del mercato.

Il sorpasso delle ibride alle solite auto a diesel che hanno dominato per anni è qualcosa di storico. Con il 45,1% di share, sono le vere regine del mercato. Dietro, la benzina tiene duro, ma non brilla. Solo un quarto delle nuove auto ha questo tipo di alimentazione. Il diesel, terzo, vede ormai il GPL alle calcagna. Quest’ultimo tocca il 9,2%, pronto a sorpassare. E le elettriche? Ancora lontane dal boom, si fermano al 5,2%. Anche le plug-in faticano, con solo il 4,2%. Il dato più sorprendente? Nessuna auto a metano immatricolata nel trimestre. Un segnale forte: le alternative meno efficienti stanno sparendo.

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