venerdì, Maggio 9, 2025

Operatori virtuali: da quando hanno il 5G battono quelli tradizionali

I gestori virtuali hanno battuto nettamente gli altri provider da quando hanno cominciato a beneficiare del 5G.

Operatori virtuali: da quando hanno il 5G battono quelli tradizionali

Il mercato della telefonia mobile continua a cambiare, e stavolta il merito è tutto degli operatori virtuali. Da sempre noti per le loro tariffe aggressive e per l’assenza di una rete propria, oggi riescono a offrire tanti giga e servizi avanzatia prezzi contenuti. Secondo i dati raccolti da sostariffe.it, la loro quota di mercato tra le SIM consumer ha ormai superato il 13% – e la tendenza è in crescita.

Tutto è molto chiaro: i gestori virtuali battono nettamente i provider MNO siccome hanno ormai gli stessi privilegi ma con costi di gran lunga più contenuti.

Giga in abbondanza, costi più bassi

Secondo i dati aggiornati ad aprile 2025, un’offerta media in Italia garantisce circa 213 GB al mese a 10,21 euro, con minuti e SMS quasi sempre illimitati. A fare la differenza sono proprio i virtuali:

  • in media propongono 194 GB a 9,20 euro al mese;

  • i gestori con infrastruttura propria (MNO), invece, offrono 240 GB a 11,85 euro al mese.

La distanza si sta quindi riducendo: chi punta solo al risparmio, oggi può trovare nei virtuali una valida alternativa, senza rinunciare troppo in termini di qualità.

Il 5G c’è, ma con alcune limitazioni

La vera novità riguarda l’accesso al 5G, una tecnologia che per molto tempo è rimasta un’esclusiva dei grandi operatori. Oggi il 75% degli MVNO consente di navigare su rete 5G, anche se con modalità diverse: alcuni lo includono in tutte le offerte, altri solo su alcune tariffe, altri ancora come servizio extra.

Anche sul fronte eSIM si registrano importanti passi avanti: sempre secondo sostariffe.it, 3 virtuali su 4 offrono la SIM digitale, ideale per chi non vuole usare la scheda fisica o ha un dispositivo compatibile.

Dove vincono ancora i gestori tradizionali

Nonostante i buoni numeri, restano dei limiti. Gli operatori virtuali, per mantenere i prezzi bassi, devono fare delle scelte precise. In genere non offrono smartphone abbinati all’offerta, non hanno giga illimitati e propongono raramente pacchetti convergenti fisso + mobile (solo il 16% lo fa).

In più, non dispongono di una rete fisica capillare: molti si appoggiano a edicole, bar o tabaccherie per la distribuzione delle SIM, mentre i gestori tradizionali continuano a investire nei punti vendita.

Insomma, il 5G aiuta, ma non basta a colmare tutte le differenze. Gli operatori virtuali crescono e convincono, ma i gestori tradizionali possono ancora contare su una serie di vantaggi per restare competitivi.

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