In questi giorni, Fairphone ha accidentalmente reso visibili i dati di alcuni utenti a membri della propria community. L’errore è stato confermato dalla stessa azienda. La quale ha spiegato come la causa sia stata una configurazione errata di un modulo dedicato ai beta tester. Il problema si è verificato tra il 3 e il 4 marzo. Permettendo a chi compilava il questionario di vedere le risposte fornite dagli altri partecipanti.
A capo della società dal 2024, il CEO Reinier Hendriks ha assicurato che il guasto tecnico è stato risolto il 4 marzo nel pomeriggio. La falla ha coinvolto solo 24 utenti. In più secondo Fairphone, nessuno al di fuori di questo gruppo ha avuto accesso alle informazioni trapelate. I dati esposti però erano particolarmente sensibili. Parliamo di nomi, indirizzi e-mail, residenze, numeri di telefono e persino codici IMEI.
Anche se il numero di persone coinvolte è stato limitato, il caso ha sollevato preoccupazioni. In particolare sulla sicurezza della gestione dei dati da parte dell’azienda. Il fatto che un semplice errore di configurazione abbia portato alla diffusione di informazioni private evidenzia la necessità di una maggiore attenzione nella protezione della privacy degli utenti.
Fairphone ha dichiarato che non vi sono prove di un utilizzo improprio dei dati esposti. Ma ha comunque invitato le persone coinvolte a prestare attenzione a possibili email sospette. Per rispondere a eventuali domande o preoccupazioni è stato fornito l’indirizzo privacy@fairphone.com. Incoraggiando chiunque abbia dubbi a contattarli.
Oltre alla violazione iniziale, a far discutere è stata anche la gestione della comunicazione dell’incidente. Secondo alcuni, l’azienda ha inviato l’email di avviso senza nascondere gli indirizzi di tutti i destinatari. Causando così una seconda esposizione di dati personali. Un errore che ha alimentato ulteriormente le critiche nei confronti di Fairphone. Mettendo in dubbio le sue politiche di sicurezza. L’azienda ha assicurato che episodi simili non si ripeteranno e ha promesso un maggiore impegno nella protezione della privacy. In ogni caso, per riconquistare la fiducia della propria community, sarà necessario dimostrare con i fatti che le misure adottate saranno davvero efficaci