Ormai ci troviamo in un’epoca dove i robot sono un aiuto che semplificano anche di molto la vita degli esseri umani. I microrobot sono di cruciale importanza nella svolta del settore della neurochirurgia.
Quest’ultima sta riscontrando notevoli innovazioni portate dalla tecnologia, la quale si evolve costantemente.
Microrobot, una svolta?
Basta immaginare un robot davvero minuscolo muoversi nel cervello umano andando verso aree delicate e inaccessibili con i classici strumenti. Questo è uno degli obiettivi che si sono fissati da Robeauté. Parliamo di una startup che ha di recente ottenuto un finanziamento di circa 28 milioni per poter sviluppare il suo nuovo robot di assistenza chirurgica.
Il microrobot in questione è progettato con l’idea di assistere i neurochirurghi nei vari interventi più complessi andando a ridurre i numerosi rischi per il paziente. Questo nuovo piccolo aiuto è in grado di muoversi molto velocemente all’interno del cervello. Esso segue un percorso prestabilito dal chirurgo, in modo da raggiungere delle aree profonde senza provocare il danneggiamento dei tessuti circostanti.
L’idea di questo progetto ovvero di questo microrobot, nasce da un’esperienza personale del fondatore di Robeauté. Dopo aver ricevuto la diagnosi di un tumore cerebrale inoperabile per sua madre, quest’ultimo ha deciso di sviluppare tramite le sue conoscenze una soluzione per l’area chirurgica cerebrale.
Per il momento l’utilizzo di questi microrobot viene impiegato nella raccolta di campioni di tessuto per le biopsie. Dopo aver eseguito i primi test condotti su vari cadaveri animali e umani, si spera di iniziare la sperimentazione sull’uomo entro il 2026.
Anche se è ancora presto per raggiungere un risultato preciso e per questo sicuramente ci vorrà del tempo, questa nuova tecnologia potrebbe aprire strade per la cura di malattie incurabili. Il tutto potrebbe diventare la nuova chiave per migliorare e salvare la qualità della vita a moltissimi pazienti sparsi in tutto il mondo.